di Mimmo Famularo – Dieci liste, nessuna insegna di partito, un piccolo esercito di trecento candidati al Consiglio comunale pronto a sostenere la corsa di Valerio Donato verso Palazzo Dei Nobili. La variopinta coalizione che appoggerà il prof dell’Umg alle Comunali di Catanzaro è fatta. Almeno sulla carta sembrano placate tutte le tensioni che hanno caratterizzato questa fase che precede la presentazione ufficiale delle liste. Partecipando a un’iniziativa elettorale organizzata da “Alleanza per Catanzaro”, la civica vicina al presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, Donato ha parlato di “spirito positivo e coeso” auspicando “un confronto democratico sui contenuti e non sulle strumentalizzazioni propagandistiche”.
La “Grosse Koalition” di Donato
La “Grosse Koalition” di Donato
Il dato dunque è tratto e Valerio Donato è riuscito a mettere a posto ogni tassello incastonandolo nel suo puzzle particolarmente assortito. Si va dalla Lega rappresentata nella composita alleanza che mira a governare Catanzaro da Filippo Mancuso fino alle posizioni progressiste dei fratelli Fabio e Roberto Guerriero, i “dissidenti” per antonomasia dalla nuova e contestata linea del “campo largo” (?) del Partito democratico dettata e imposta ai dirigenti locali da Enrico Letta e Francesco Boccia. Il simbolo del Carroccio non comparirà ufficialmente perché la lista che Filippo Mancuso sta costruendo si chiamerà “Prima l’Italia” e andrà ad affiancare il movimento “Alleanza per Catanzaro” ispirato dallo stesso presidente del Consiglio regionale e ufficialmente guidata dall’assessore comunale Longo e dal consigliere comunale Eugenio Riccio. Non ci sarà neanche il simbolo di Forza Italia che sarà rappresentata da una lista civica sulla quale sta lavorando il coordinatore cittadino degli azzurri Marco Polimeni con la supervisione del senatore vibonese Giuseppe Mangialavori, coordinatore regionale e sostenitore convinto di Valerio Donato. Un altro senatore, il napoletano Gaetano Quagliariello (ormai di casa in Calabria) ha già ufficializzato le due liste del nuovo partito guidato da Giovanni Toti: una si chiamerà “Italia al Centro” e l’altra “Catanzaro prima di tutto”. Sulla prima sta lavorando personalmente il consigliere regionale Francesco De Nisi mentre la seconda è frutto dell’impegno diretto di un altro consigliere comunale uscente, Andrea Amendola, che ha già annunciato di non ricandidarsi. I fratelli Guerriero lavorano con il proprio gruppo di sostenitori a una loro lista con l’obiettivo di catalizzare i mugugni dei “malpancisti” fuoriusciti dal Partito democratico. “Rinascita” rappresenterà invece i “fedelissimi” di Valerio Donato dove confluiranno anche i candidati di ciò che è rimasto dell’Udc di Giovanni Merante mentre “Progetto Catanzaro” sembra destinata ad accogliere i consiglieri comunali uscenti di “Venti da Sud” che non parteciperà a questa competizione elettorale e rimarrà ai box per cause di forza maggiore. La lista dei 32 sarà completata con i candidati del Nuovo Cdu di Mario Tassone. A completare la “formazione” Sergio Costanzo con il suo movimento “Fare per Catanzaro” e Giuseppe Pitaro con “Volare alto per Catanzaro“.
Comunali Catanzaro, dall’ottovolante di Donato all’arcobaleno di Fiorita: tutte le forze in campo