Prima al Comune per affrontare i temi del lavoro, del Pnrr e della sanità con le parti sociali (LEGGI QUI), poi in via Falcone alle 17.58 in punto per ricordare quanto avvenuto trenta anni fa a Capaci, quindi alla Casa delle Culture per sostenere la corsa di Nicola Fiorita a sindaco. Il segretario nazionale del Partito democratico Enrico Letta è tornato in Calabria e ha fatto tappa a Catanzaro accompagnato dal segretario regionale Nicola Irto, dal provinciale Domenico Giampà, il cittadino Fabio Celia e dalla presidente dell’assemblea regionale Giusi Iemma ma anche dai consiglieri regionali Domenico Bevacqua, Ernesto Alecci e Raffaele Mammoliti. “Sono molto contento di essere a Catanzaro a sostegno – ha detto Letta – di un candidato al quale crediamo molto. Nicola Fiorita ha il nostro sostegno: pieno, completo, totale. Sarà un grande sindaco e farà un lavoro importante per tutta la Regione. Con lui il capoluogo riavrà la sua dignità e Catanzaro tornerà ad essere città chiave”. Per Letta, Nicola Fiorita rappresenta il vero “cambiamento” soprattutto per i ‘no’ che ha detto ai “trasversalismi opachi” e ai “compromessi”. “Sono convinto – ha sostenuto il leader dei democrat – che il Pd tornerà a governare dopo tanti anni il Comune di Catanzaro e sarà un bene per la Calabria e per Catanzaro”. Letta ha commentato la decisione di Valerio Donato, candidato sindaco ex Pd, di correre in autonomia con il sostegno di alcune forze di centrodestra: “Donato – ha rilevato Letta – ha fatto la sua scelta, una scelta che non condivido per niente”. Parole di miele anche per il segretario regionale Nicola Irto e per la presidente Giusi Iemma e la loro opera di rilancio del Partito democratico: “Il Pd della Calabria ritrova la normalità”.
Il messaggio di vicinanza a Gratteri
Il messaggio di vicinanza a Gratteri
Letta si è poi recato in via Falcona davanti alla targa che ricorda Falcone e Borsellino dove è arrivato alle 17.58, stessa ora e stesso minuto in cui è avvenuta la strage di Capaci. “Siamo qui per esprimere il nostro convincimento e il nostro impegno perché la lotta alla mafia non è terminata. Come diceva Giovanni Falcone la mafia non è invincibile: ha avuto un inizio avrà una sua fine ma purtroppo non è ancora finita la lotta alle mafie e alla criminalità deve continuare. Per noi – ha proseguito il leader del Pd – è un messaggio molto forte in questo momento e qui Catanzaro. Dalla Calabria voglio dare un grande messaggio di vicinanza e di amicizia e solidarietà al giudice Gratteri. Il lavoro straordinario e il lavoro che fa e continua a fare per portare tra le scolaresche, nella società civile, il senso profondo della lotta alla mafia e del senso del dovere che porta tanti magistrati a rischiare la vita è per noi la spinta a dire che quella è la strada giusta”.
Le critiche a Salvini e alla Lega
Letta ha quindi aspramente criticato l’atteggiamento di Matteo Salvini: “Lo dico molto chiaramente: l’opposizione che Salvini sta facendo al governo ha superato il limite”. Il riferimento è alle polemiche sul Dl Concorrenza. “Salvini e la Lega – ha proseguito Letta – sono un partito di maggioranza. Io credo che, se si chiede a qualunque cittadino italiano cosa pensa e che impressione ha su Salvini e sulla Lega, la maggior parte dicano che, dalle posizioni che prende, è diventato un partito di opposizione. Penso che questa vicenda va chiarita, va chiarita nel senso che su tutti i temi principali ormai Salvini si comporta come un come un rappresentante dell’opposizione, è molto più opposizione Salvini di altri che sono veramente all’opposizione. Lo dico con grande chiarezza e franchezza: così non credo che si potrà andare avanti. C’è la nostra responsabilità su tutti i grandi temi, dalle riforme che sono necessarie per avere i soldi del Pnrr a tutte le altre questioni sulle quali – ha osservato il segretario del Pd – non facciamo mancare il nostro sostegno al governo”.