Comunali Catanzaro, messaggio di Giusy Iemma ai ‘dissidenti’ del Pd: “Nessuno espelle alcuno”

Intervista alla presidente dell'Assemblea regionale del Partito democratico: "L'anarchia non aiuta. Costruiamo insieme l'unità"

di Mimmo Famularo – E’ la presidente dell’Assemblea regionale del Partito democratico, la più votata tra le file dem nella circoscrizione centrale alle ultime regionali e la prima delle non elette. E’ soprattutto catanzarese e, come tale, ha raccolto l’appello di Francesco Boccia a mettere la faccia e a candidarsi nella lista che il Pd sta allestendo in vista delle Comunali di Catanzaro. Giusy Iemma non si tira indietro e a Calabria7 spiega la genesi della candidatura a sindaco di Nicola Fiorita, lancia messaggi di distensione ai ‘dissidenti’ che non l’hanno condivisa, sottolinea che “nessuno espelle alcuno” ma anche che “l’anarchia non è mai stata un buon viatico”, svela la proposta rifiutata da Fabio Guerriero e si dice fiduciosa in un “ravvedimento” di chi oggi appare più vicino alle posizioni di Donato che a quelle del Pd.

– Tutti riflettori sono puntati sulle Comunali di Catanzaro e la situazione è tutt’altro che tranquilla. Siete alle prese con una vera e propria diaspora di chi, tra militanti e semplici simpatizzanti, non ha condiviso il metodo di scelta di Nicola Fiorita quale candidato a sindaco del centrosinistra.

– Tutti riflettori sono puntati sulle Comunali di Catanzaro e la situazione è tutt’altro che tranquilla. Siete alle prese con una vera e propria diaspora di chi, tra militanti e semplici simpatizzanti, non ha condiviso il metodo di scelta di Nicola Fiorita quale candidato a sindaco del centrosinistra.

“L’indicazione di Nicola Fiorita, quale candidato sindaco del nuovo centro-sinistra, parte dal basso e viene da lontano. Sono state convocate diverse assemblee degli iscritti del PD, dall’allora coordinatore dei circoli Salvatore Passafaro e dal coordinatore provinciale Michele Drosi, con il contributo prezioso di tutti i segretari di circolo della città. La scelta è stata sancita nell’assemblea cittadina del Pd del 22 dicembre 2021. Il Partito Democratico è un partito plurale, che affida, da statuto, alla partecipazione dei suoi iscritti ed iscritte le decisioni fondamentali ‘relative all’indirizzo politico ed alla scelta dei candidati’, mantenendosi, pur sempre, un partito a trazione maggioritaria. Bisogna riconoscere l’impegno di chi, in questi anni di assenza degli organismi di partito e di consiglieri del PD in seno all’assise comunale, si è prodigato a costruire un tavolo di discussione attorno a cui si è riunita la coalizione del nuovo centro- sinistra. La celebrazione dei congressi, invocati da tutti, stante la lunga fase di commissariamento, ha legittimato il Partito democratico nelle sue piene funzioni. Il Pd ha cosi iniziato a lavorare, e sta continuando a lavorare, per rafforzare i contenuti politici della coalizione del nuovo centro- sinistra e attribuire alla stessa una forza elettorale”.

-Si è parlato di espulsioni dal partito per chi non appoggerà Nicola Fiorita. Sarà così pure per Fabio Guerriero, non certamente l’ultimo arrivato ma un big del Pd, tra l’altro il più votato a Catanzaro città nelle ultime elezioni regionali.

Credo piuttosto che le esasperazioni non portino da nessuna parte. Nessuno espelle alcuno. Il Pd è un partito collettivo ed inclusivo, ‘riconosce e rispetta l’autonomia e il pluralismo delle posizioni politiche al suo interno’. Come in tutte le comunità o associazioni giuridicamente riconosciute, ci sono regole di convivenza ed appartenenza, disciplinate da uno statuto e dal codice etico. L’ anarchia non è mai stata un buon viatico.
Fabio Guerriero, che stimo personalmente, più volte candidato col Partito democratico, ha dato un grande contributo elettorale alla lista del Pd regionale nell’aria centrale, risultando il più votato in città, al punto che il Partito democratico, all’indomani delle elezioni regionali, gli ha rivolto l’invito a candidarsi a sindaco, dallo stesso declinato. Spero che i ‘dissidenti’, alcuni dei quali militanti di lungo corso, le cui posizioni rispetto sul piano personale, ma non condivido su quello politico, si ravvedano. Ancora c’è tempo. Queste diverse espressioni dimostrano, comunque, che nel partito di Catanzaro c’è molto da fare, tanto da ricostruire, e questo lavoro di riorganizzazione oggi si interseca con la campagna elettorale per le prossime comunali. Sono fiduciosa. Tutti i veri cambiamenti avvengono in tempi medi, richiedono impegno, tempo e passione. Quelli immediati, spesso sono solo di facciata e si dissolvono rapidamente. Cambieremo il partito della città con il coinvolgimento di tutte le sensibilità appartenenti alla nostra comunità, andando oltre le logiche correntizie, che fino ad oggi hanno paralizzato la vita del partito. Sono certa che prevarrà il senso dell’appartenenza e della responsabilità di tutti gli iscritti e le iscritte Dem e la politica dell’io lascerà definitivamente il posto a quella del noi.

-Il paradosso è che il Partito democratico ha scaricato un suo iscritto che ha strappato poi la tessera e ora rischia di diventare il candidato addirittura di un pezzo importante del centrodestra mentre ha puntato su un uomo di sinistra che non è mai stato iscritto al Pd e che nel 2017 ha anche voltato le spalle negando l’appoggio al ballottaggio. Un po’ assurdo non le pare?

“Dispiace dover ascoltare affermazioni surreali. Per amor del vero, devo precisare che nessun iscritto è stato scaricato dal Partito democratico. Non si può negare che ci siano stati, e forse ci saranno ancora, momenti di tensione, del tutto comprensibili, tenuto conto che il Pd ha attraversato una lunga fase di commissariamento. Credo che in politica siano importanti i tempi e venga prima di tutto la piattaforma programmatica, attorno a cui aggregare le forze, al di là delle singole e legittime aspettative di ciascuno. E per l’appunto, mi si consenta di ringraziare l’avvocato Aldo Casalinuovo, che in questa battaglia elettorale, ha scelto di seguire il percorso unitario richiesto dai dem per il bene della città. Il campo largo del centro-sinistra a Catanzaro, con candidato a sindaco Nicola Fiorita, è l’insieme di progressisti, liberali e riformisti, che sono già alla guida del Paese e che assieme hanno vinto e governano bene in molte città. Non si configura come la somma di sigle, men che mai come un’accozzaglia di forze, che rischiano l’implosione. Ci vuole lungimiranza politica per evitare che il capoluogo di regione venga fagocitato dalle logiche spartitorie del centrodestra e fino a questo momento si è visto, purtroppo, tanto carrierismo e puro trasformismo”.

-Il responsabili enti locali del Pd, Francesco Boccia, ha chiesto a tutti un impegno diretto che, fuori dal politichese, significa scendere in campo e candidarsi al consiglio comunale. Il messaggio era rivolto ai parlamentari del territorio ma anche a lei che ha un ruolo di primo piano e rappresenta in prima persona Catanzaro nell’assemblea dem.

Il responsabile enti locali ha chiesto a tutti quelli che hanno un ruolo di rappresentanza, un atto di generosità nei confronti della città. Al di là delle singole decisioni, ogni dirigente dem è chiamato alle proprie responsabilità rispetto alla prossima sfida elettorale. Per quello che mi riguarda mi sono, fin da subito, dichiarata disponibile ad assumere un impegno, nei termini che saranno ritenuti più proficui per questa battaglia elettorale dalla dirigenza locale, rispondendo, come in tante altre circostanze ‘sono a disposizione del Partito’”.

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