Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo oggi a Catanzaro al fianco del candidato sindaco Francesco Di Lieto espressione della sinistra radicale. Sostenitori della lista Insieme Osiamo e simpatizzanti si sono dati appuntamento questa mattina nel quartiere Lido. “Vogliamo dare voce a un’alternativa – ha affermato Acerbo – di cui c’è bisogno. Ci sono tanti candidati alla carica di sindaco, apparentemente divisi, ma è tutta una fregatura perché poi a Roma votano insieme l’aumento delle spese militari, la precarizzazione del lavoro, i tagli alla sanità e alla scuola. Tutti uniti a supporto di Draghi. C’è bisogno di una sinistra che possa definirsi tale. La candidatura di Francesco Di Lieto a Catanzaro rappresenta un cambiamento reale, non si tratta del trasformismo del Movimento 5 Poltrone, ma una politica di rottura che mette al centro gli interessi delle classi popolari”.
Di Lieto: “Siamo gli unici a poter parlare di ‘ndrangheta liberamente”
Di Lieto: “Siamo gli unici a poter parlare di ‘ndrangheta liberamente”
“A Catanzaro vogliamo tornare alla gestione pubblica dei beni comuni, – ha dichiarato Acerbo – a partire dall’acqua. Un servizio che paghiamo con bollette salate per vedere scorrere dai rubinetti acqua non potabile che ci costringe a comprare le bottiglie in plastica al supermercato per poter bere. Questa idea vale anche per le strade di Catanzaro che, innegabilmente, erano più pulite quando esisteva lo spazzino comunale, perché un municipio non deve badare solo al profitto, ma garantire occupazione ai disoccupati. Sottolineo che siamo gli unici a poter parlare di ‘ndrangheta liberamente, alcuni strizzano l’occhio alle politiche criminali, mentre noi ribadiamo i valori della legalità, della questione morale di berlingueriana memoria ancora oggi attuale. Non siamo manettari, vogliamo una politica che sappia fare pulizia al proprio interno a prescindere dalle sentenze della magistratura. Dobbiamo guardare negli occhi la povertà e la miseria che dai salotti buoni è impossibile scorgere”.
