di Mimmo Famularo – Una sfida nella sfida, quasi una semifinale. Si sta giocando in queste frenetiche ore che precedono la presentazione ufficiale delle liste in vista delle Comunali di Catanzaro in programma il prossimo 12 giugno. Da una parte l’avvocato Antonello Talerico, dall’altra il professore Nicola Fiorita. Alleati ieri, avversari oggi, magari “apparentati” domani. Chissà. Le strade della politica sono infinite ma tutte, o quasi, conducono al ballottaggio. Se Valerio Donato si sente già in finale forte delle sue dieci liste e di una coalizione variopinta con la quale sogna persino la vittoria al primo turno (LEGGI QUI), Antonello Talerico e Nicola Fiorita duellano per ritagliarsi il ruolo di principale antagonista del prof dell’Umg. Al momento entrambi hanno a disposizione cinque liste e circa 150 candidati a loro sostegno. Non tutte, però, hanno lo stesso peso e la variabile del voto disgiunto potrebbe poi fare un ulteriore differenza tra i due.
Gli alleati di Talerico
Gli alleati di Talerico
In realtà l’avvocato Talerico potrebbe ancora calare qualche asso dalla manica e si dice stia lavorando a una sesta lista. Smentita sul nascere l’ipotesi di un appoggio di Clemente Mastella mentre resiste l’endorsement di Carlo Calenda che, tuttavia, non sarà presente con il proprio simbolo nella sfida di Catanzaro. Il punto di forza della coalizione che sostiene Talerico è “Noi con l’Italia” che ha perso Rino Colace (candidato sindaco per Fratelli d’Italia) ma ha “acquistato” Mimmo Tallini determinato a dimostrare che può ancora fare la differenza. In comune lui e Talerico hanno un rivale: Giuseppe Mangialavori, il coordinatore regionale di Forza Italia, tra i principali sostenitori di Valerio Donato. Arrivare al ballottaggio significherebbe per entrambi arginare il potere del senatore vibonese. E qui il destino lega ancora il duo Tallini-Talerico con Claudio Parente in campo con il suo movimento civico “Officine del Sud”. A completare la cinquina “Io scelgo Catanzaro”, con diversi colleghi e amici del presidente dell’Ordine degli Avvocati in prima linea e “Catanzaro al Centro”. A queste si è aggiunta “Azione Popolare” (che nulla c’entra con Azione di Calenda) ed è in via di completamento “Catanzaro Città del Mediterraneo”.
I punti di forza di Fiorita
Due i principali punti di forza di Nicola Fiorita per arginare l’avanzata di Antonello Talerico e guadagnarsi il ballottaggio con Valerio Donato. Il primo dovrebbe (il condizionale è d’obbligo visti i precedenti) essere rappresentato dal Partito democratico che vive tuttavia una fase di transizione tutta da valutare. Il successo di Fiorita è strettamente legato a quello del Pd. Il coordinatore cittadino Fabio Celia sarà il capolista e in campo – da quanto si apprende – scenderà anche il suo predecessore Salvatore Passafaro per un derby interno che dovrebbe rendere più forte i dem. Tra le donne salgono le quotazioni di Giuseppina Iemma, presidente dell’assemblea regionale e pronta a mettere la faccia anche in questa competizione elettorale così come chiesto dal responsabile Enti locali del suo partito, Francesco Boccia. E’ logico aspettarsi tanto dalla lista direttamente collegata a Nicola Fiorita, “Cambiavento”, che avrebbe tra le sue file alcune tra le migliori espressioni della società civile catanzarese. Storicamente meno consistente l’appeal del Movimento Cinquestelle all’ombra del Ponte Morandi mentre appare tutta da verificare la reale forza delle altre due liste: quella del candidato sindaco e quella che riunisce le varie sigle del centrosinistra: dai socialisti fino ai seguaci di De Magistris che hanno scelto Nicola Fiorita piuttosto che Francesco Di Lieto, un avversario in più da non sottovalutare nella lotta intestina tra le varie anime di una sinistra al solito divisa.