Il Movimento 5 Stelle e Silvio Zizza, ex candidato sindaco dei pentastellati alle recenti elezioni amministrative di Lamezia Terme (Cz), hanno presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento del voto del 10 e del 24 novembre scorsi. Alla base del ricorso, curato dai legali Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti, ci sarebbero alcune irregolarità riscontrate in metà delle sezioni (39 sulle 78 totali) nelle quali si è votato a Lamezia Terme. Nel ricorso del M5S e di Zizza, in particolare, si citano «correzioni, rimaneggiamenti, aggiustamenti dei risultati sulla scorta di deduzioni aritmeticamente impossibili, mancata concordanza tra i totali dei voti di lista, dei voti espressi in favore dei candidati a sindaco, delle preferenze attribuite ai candidati a consigliere, che in taluni casi superano quelle attribuite alla lista di appartenenza».
Nel ricorso al Tar del Movimento 5 Stelle, inoltre, i legali evidenziano che «le dedotte irregolarità risultano invalidanti per l’intero procedimento elettorale, le gravi anomalie riscontrate nel procedimento elettorale sono tante e tali da richiedere una generale rinnovazione delle operazioni elettorali, dando prova e contezza giuridico/fattuale delle gravissime irregolarità che hanno condizionato l’intero procedimento e conseguentemente determinato un esito elettorale alterato».
Nel ricorso al Tar del Movimento 5 Stelle, inoltre, i legali evidenziano che «le dedotte irregolarità risultano invalidanti per l’intero procedimento elettorale, le gravi anomalie riscontrate nel procedimento elettorale sono tante e tali da richiedere una generale rinnovazione delle operazioni elettorali, dando prova e contezza giuridico/fattuale delle gravissime irregolarità che hanno condizionato l’intero procedimento e conseguentemente determinato un esito elettorale alterato».
Le ultime amministrative di Lamezia Terme, tenute dopo il terzo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, hanno visto la rielezione a sindaco di Paolo Mascaro, che nel turno di ballottaggio ha superato il promoter Ruggero Pegna.
Redazione Calabria 7