Comunali di Reggio Calabria: prima o poi qualche vero scontro politico e mediatico si doveva pur verificare.
Cos’è dunque Klaus Davi se non, nell’opinione della Fiamma Tricolore, una “stella decaduta dei salotti della tv trash italiana” catapultata in “una Reggio Calabria che già da sei anni sopporta ben altri pagliacci”. Un ottimo motivo, affondano il colpo gli alfieri della Destra più radicale, per non concedersi altre pagliacciate.
“L’amore del reggino per il forestiero è qualcosa di misterioso iscritto nel Dna della nostra popolazione. Eppure a tutto c’è un limite ed è quello alla decenza. Reggio merita rispetto ed assistere alle pagliacciate quotidiane di un malato di fama è insopportabile – così la Fiamma Tricolore di Reggio Calabria – per chi pensa e opera ogni giorno con serietà e abnegazione al fine di denunciare e contribuire a far risorgere la città dal baratro in cui si trova. Klaus Davi – prosegue la riflessione – è famoso a queste latitudini per la vicenda San Luca, un po’ come la nostra avventura a Roccaforte del Greco di qualche anno prima. A Roccaforte come a San Luca la democrazia era morta, lo stato completamente assente e le tornate elettorali andavano deserte. Con la differenza che noi siamo dei signor nessuno che operano con serietà e si sa che questo in politica oggi non paga“. Mentre, dicono dalla Fiamma, “Reggio oggi ha più che mai bisogno di serietà: amministratori capaci, trasparenti, magari poco “mediatici” ma decisi e risoluti a cambiare la città”.
E la Fiamma si scaglia contro “un mese di ridicolaggini”, dal controverso spot pro-Locride “finita per danneggiare gli operatori turistici” all’aver parlato in modo considerato forse troppo ‘aperto’ dei suoi costumi sessuali “in diretta nazionale nella trasmissione La Zanzara del provocatore Cruciani e del suo infimo giullare Parenzo” fino agli approcci che avrebbe ricevuto da ” ‘ndranghetisti omosessuali”.
“La baggianata delle persone scese in campo per sostenerlo all’indomani dell’annuncio della sua candidatura le vada a raccontare a Roma, Milano, Torino – si legge ancòra – o a chi non conosce le dinamiche sociali di questa città. Reggio ha bisogno di un sindaco serio, non di un provocatore di bassa lega. Tenga a mente questo Klaus Davi se vuole competere alla carica di sindaco. La politica, amministrare una comunità è cosa seria: le pagliacciate le lasci al suo passato, perché da sinistra come a destra si continua a giocare con il futuro di una città e il destino dei propri figli e di essere presi in giro qui nessuno ha proprio più voglia”.