di Bruno Mirante – Archiviata (sul piano amministrativo) la questione inerente il Sant’Anna Hospital (il sindaco ha annunciato che nel pomeriggio incontrerà il presidente Spirlì) il Consiglio comunale del capoluogo si è dedicato alle questioni politiche. La seduta odierna segna, infatti, il ritorno in aula di una vecchia conoscenza di Palazzo De Nobili: il consigliere comunale Jonny Corsi. Primo dei non eletti nella lista dell’Udc, Corsi è subentrato in surroga al dimissionario Tommaso Brutto. La new entry, tuttavia, confermando i pronostici della vigilia, non ha aderito al gruppo dello scudocrociato collocandosi tra le fila del Gruppo misto. La motivazione risiede nella vicinanza politica tra Corsi e il consigliere regionale Francesco Pitaro che proprio nei giorni scorsi ha formalizzato la propria adesione al Partito democratico nella corrente che fa riferimento al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, AreaDem.
Corsi aderisce al Misto e annuncia opposizione dura
Corsi aderisce al Misto e annuncia opposizione dura
“Rieccomi qua. Mi sia permesso, innanzitutto, volgere un pensiero a chi ha lasciato lo scranno permettendomi di subentrare oggi al suo posto per questi pochi mesi rimasti di fine consiliatura” – ha affermato Corsi dai microfoni dell’aula. “Non conosco – ha affermato in merito alle dimissioni si Tommaso Brutto – le cause dell’abbandono, ma sento di esprimere a chi mi ha preceduto vicinanza umana: quando si decide di non completare una missione già iniziata, significa che qualcosa non è andata per il verso giusto, qualche turbamento si è verificato. Mi sia permesso, inoltre, – ha aggiunto Corsi – volgere un pensiero di ringraziamento all’associazioni “I Quartieri”, che da anni, in solitudine, sta affrontando sfide a tutela della legalità e della trasparenza. Torno in Consiglio, dove sono stato seduto per circa 17 anni, dopo una pausa di oltre tre anni. E’ stata una pausa istituzionale, ma non politica, perché in questi tre anni ho continuato a lavorare, in silenzio e in mezzo alla gente, nell’interesse della mia città”. Corsi si è soffermato su quella che sarà la sua collocazione politica in aula: “Starò nel posto che gli elettori mi hanno indicato alle elezioni, starà all’opposizione. Sarà un’opposizione dura, ferma, netta. E sarà, voglio dirlo con estrema franchezza, opposizione anche contro quelli che hanno finto e fingono di farla, tranne poi trattare, nelle segrete stanza del Palazzo, un baratto o uno strapuntino. Per questa ragione, quindi, mi iscriverò al gruppo Misto, lontano da compromessi e mediazioni. Ho iniziato un nuovo percorso politico, – ha concluso il neoconsigliere comunale – ispirato alle posizioni del Consigliere regionale Francesco Pitaro, e ad esso intendo attenermi scrupolosamente nella convinzione che presto, molto presto, riusciremo a cambiare in meglio la città”. Il consigliere comunale ha puntato il dito inoltre contro “la mancata rotazione da parte dei dirigenti” chiamando in causa la segretaria comunale Vincenzina Sica nella sua qualità di responsabile anti-corruzione e preannunciando una serie di esposti che il consigliere presenterà alla Procura della Repubblica.
Pisano: “Maggioranza vive sotto assedio, sono innocente e lo dimostrerò”
Ma la seduta di oggi sarà ricordante anche per l’ “esordio” nel dibattito assembleare della discussione inerente le recenti inchieste giudiziarie che hanno investito molti dei consiglieri comunali di Catanzaro dopo il silenzio politico che ha caratterizzato le precedenti sedute. A rompere il silenzio ci ha pensato il capogruppo di “Catanzaro con Abramo”, Giuseppe Pisano. “Mi corre l’obbligo da capogruppo di questa maggioranza – ha detto – di fare un po’ di chiarezza perché giorno dopo giorno qualche sciacallo si esprime a discapito di una maggioranza che ha ormai le spalle forti e che da quasi due anni vive sotto assedio. Viene messo in dubbio l’operato di ogni singolo consigliere”. E ancora: “Gli attacchi subiti per via delle indagini per l’affaire Commissioni e per il procedimento denominato “Corvo” che mi vedono indagato ma non imputato. Tali attacchi hanno rinvigorito la parte politica avversa sia in Consiglio che fuori dall’aula e si sono riversati sul sindaco e sull’intera maggioranza con l’intento di sovvertire il governo della città tramite azioni giornalistiche e tramite profili social. Attacchi costruiti ad arte, secondo Pisano, “con il coinvolgimento di una stampa moralista e giustizialista che tanto si è prestata, anche tramite qualche indebolito editore, a millantare e a confondere l’opinione pubblica. Trattasi di lupi travestiti di agnelli, di borghesi travestiti da proletari. Avrò modo di chiarire la mia posizione ai magistrati. Sono innocente e lo dimostrerò cercando insieme ai miei avvocati di far prevalere la verità”.
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