Comune Catanzaro incontra comitato “No 5G”: “Chiederemo parere all’Arpacal”

5g catanzaro

Il capo di Gabinetto Antonio Viapiana e il dirigente alla Programmazione comunitaria, Antonio De Marco, hanno ricevuto, per conto del sindaco Sergio Abramo, alcuni rappresentanti del comitato “No 5G”.

Durante la riunione, che si è tenuta questa mattina nella sala giunta di Palazzo De Nobili, Viapiana e De Marco hanno ascoltato le preoccupazioni espresse in materia di 5G dal comitato, assicurando che il Comune, ampiamente disponibile al dialogo e al confronto, solleciterà all’Arpacal il parere – previsto da una legge del 2003 – sulla verifica del rispetto limiti delle emissioni della nuova tecnologia. Nel merito, vale la pena ricordare che Palazzo De Nobili ha vinto un finanziamento da 500mila euro del Mise (ministero Sviluppo economico) grazie a un progetto redatto in partnership con la Provincia, l’università Magna Graecia e il consorzio Biotecnomed, il gestore di rete Vodafone e altre imprese private del territorio. Quello presentato dal Comune è stato uno dei sei progetti vincitori (gli altri sono della Siae, dell’Agenzia per l’Italia digitale, delle Università di Bari e Cagliari, del Politecnico di Bari) e riguarda, fra le altre cose, la sperimentazione di rapidissime soluzioni di comunicazione e multimedialità nelle due più grandi aree verdi della città, il Parco della Biodiversità e villa Margherita, con soluzioni applicate alle strutture museali ed espositive e una particolare attenzione alla fruizione dei soggetti con disabilità fisiche, visive e auditive. Viapiana e De Marco, comunque, hanno dal canto loro illustrato tutte le precauzioni che l’amministrazione ha assunto proprio per partecipare al progetto, sottolineando inoltre che gli enti locali non possano opporsi a un procedimento che è di competenza esclusiva dello Stato, il quale ha già assegnato le reti 5G a soggetti gestori in base a una gara nazionale. I due rappresentanti del Comune hanno pure evidenziato come oggetto di sperimentazione non siano le tecnologie 5G (questa fase è stata superata da tempo), ma i progetti tarati a migliorare i servizi. E hanno poi ricordato che l’amministrazione ha richiesto e ricevuto ogni genere di informazione possibile, in materia di 5G, sia dai soggetti partner che da studi scientifici certificati. Informazioni illustrate anche ai rappresentanti del comitato. Viapiana e De Marco hanno infine ribadito che è intenzione del Comune cogliere l’occasione rappresentata dal progetto per mappare i livelli dei campi elettromagnetici presenti sul territorio e redigere il Regolamento per la disciplina dei campi elettromagnetici.

Durante la riunione, che si è tenuta questa mattina nella sala giunta di Palazzo De Nobili, Viapiana e De Marco hanno ascoltato le preoccupazioni espresse in materia di 5G dal comitato, assicurando che il Comune, ampiamente disponibile al dialogo e al confronto, solleciterà all’Arpacal il parere – previsto da una legge del 2003 – sulla verifica del rispetto limiti delle emissioni della nuova tecnologia. Nel merito, vale la pena ricordare che Palazzo De Nobili ha vinto un finanziamento da 500mila euro del Mise (ministero Sviluppo economico) grazie a un progetto redatto in partnership con la Provincia, l’università Magna Graecia e il consorzio Biotecnomed, il gestore di rete Vodafone e altre imprese private del territorio. Quello presentato dal Comune è stato uno dei sei progetti vincitori (gli altri sono della Siae, dell’Agenzia per l’Italia digitale, delle Università di Bari e Cagliari, del Politecnico di Bari) e riguarda, fra le altre cose, la sperimentazione di rapidissime soluzioni di comunicazione e multimedialità nelle due più grandi aree verdi della città, il Parco della Biodiversità e villa Margherita, con soluzioni applicate alle strutture museali ed espositive e una particolare attenzione alla fruizione dei soggetti con disabilità fisiche, visive e auditive. Viapiana e De Marco, comunque, hanno dal canto loro illustrato tutte le precauzioni che l’amministrazione ha assunto proprio per partecipare al progetto, sottolineando inoltre che gli enti locali non possano opporsi a un procedimento che è di competenza esclusiva dello Stato, il quale ha già assegnato le reti 5G a soggetti gestori in base a una gara nazionale. I due rappresentanti del Comune hanno pure evidenziato come oggetto di sperimentazione non siano le tecnologie 5G (questa fase è stata superata da tempo), ma i progetti tarati a migliorare i servizi. E hanno poi ricordato che l’amministrazione ha richiesto e ricevuto ogni genere di informazione possibile, in materia di 5G, sia dai soggetti partner che da studi scientifici certificati. Informazioni illustrate anche ai rappresentanti del comitato. Viapiana e De Marco hanno infine ribadito che è intenzione del Comune cogliere l’occasione rappresentata dal progetto per mappare i livelli dei campi elettromagnetici presenti sul territorio e redigere il Regolamento per la disciplina dei campi elettromagnetici.

Redazione Calabria 7 

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