Comune Catanzaro, l’affondo della Lega: “La città sta perdendo il suo ruolo politico”

"In discussione l’istituzione del capoluogo di regione umiliato da politiche campanilistiche che lo delegittimo continuamente"
comune catanzaro

“Mentre il Consiglio comunale discute di pratiche urbanistiche e delle limitazioni degli interventi edilizi nell’area portuale di Catanzaro e di altre aree territoriali, senza un progetto di Città a monte (il nuovo P.r.G. è ancora in embrione), intanto Catanzaro perde ruoli strategici per il suo sviluppo, mettendo in discussione l’istituzione del Capoluogo di Regione umiliato da politiche campanilistiche che lo delegittimo continuamente: vedi probabile trasferimento sede del CNR a Cosenza e nuova istituzione di Medicina ad Arcavacata di CS”. E’ quanto si legge in una nota della Lega Catanzaro.

“Da semplici osservatori, anche la formazione dei medici “cubani” da assegnare nei vari territori della Calabria è avvenuta in un area exstraurbana di Cosenza, lontana dalla sede naturale dall’Università di Medicina UMG di Catanzaro; oppure vedi anche il concorso Ripam indetto nella Regione Calabria da svolgersi a Cosenza per il reclutamento di 113 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nella categoria D in diversi profili dei ruoli della Regione Calabria. Anche la struttura pubblica del Formez PA Regione Calabria, ha avviato la selezione per un totale di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità a tempo determinato con sede a Cosenza, delegittimando il ruolo della Città capoluogo, dotato di uffici e strutture pubbliche a tutti i livelli”.

“Da semplici osservatori, anche la formazione dei medici “cubani” da assegnare nei vari territori della Calabria è avvenuta in un area exstraurbana di Cosenza, lontana dalla sede naturale dall’Università di Medicina UMG di Catanzaro; oppure vedi anche il concorso Ripam indetto nella Regione Calabria da svolgersi a Cosenza per il reclutamento di 113 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nella categoria D in diversi profili dei ruoli della Regione Calabria. Anche la struttura pubblica del Formez PA Regione Calabria, ha avviato la selezione per un totale di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità a tempo determinato con sede a Cosenza, delegittimando il ruolo della Città capoluogo, dotato di uffici e strutture pubbliche a tutti i livelli”.

Città storica dimenticata

“Quando fu varato il progetto della Cittadella regionale, oggi realizzato secondo i lineamenti architettonici austeri, di una rigorosa cittadella (anno 2016), tutti plaudirono per la capacità amministrativa di poter realizzare il simbolo dello sviluppo, con uffici moderni di rappresentanza, uffici amministrativi, sale convegni, area ristoro e servizi di vario genere che si integravano simbolicamente con il potere politico-amministrativo, dimenticandosi della Città storica che rappresentava il cuore vivo e pulsante dei successi politici del passato. Nessuno, tranne qualcuno, pensava che quella delocalizzazione di tutti gli uffici pubblici allocati nel Centro Urbano della Città potesse avviare un processo di desertificazione inarrestabile che ha allontanato i cittadini dalla propria Città svuotando immobili di pregio senza pensare a quel patrimonio storico e artistico dei tre colli”.

“Oggi assistiamo agli uffici vuoti, senza il personale della Cittadella, alla chiusura della büvèt , senza parlare dei decentramenti di personale dalla Cittadella Regionale verso altre sedi: Reggio Calabria, Vibo Valentia, Cosenza e Crotone. Ultimo il trasferimento di personale da Catanzaro a Reggio Calabria per dislocare gli uffici regionali in altre sedi più vicino ai loro territori. Si comprende il periodo particolare dovuto alle conseguenze del COVID con utilizzo talvolta estremo di smart working car working e lavoro agile a mani larghe, ma chiunque abbia avuto occasione o abitualmente accede a i vari Dipartimenti in Cittadella avrà notato i vari Uffici settoriali quasi desertificati . Ciò non può non fare riflettere e chiedersi a cosa possa servire questa enorme sede realizzata con risorese di denaro pubblico. Ovvero cosa ce ne facciamo se ad usufruirne sono esigue unità di dipendenti? “.

“Ecco cosa serve”

“Prima che il progetto prenda altre strade, è necessario inoltre integrare il Policlinico Universitario di Catanzaro prevedendo un centro medico di elisoccorso nella sede di Germaneto per completare il sistema sanitario regionale. Inoltre, serve un piano urgente per nuove assunzioni nelle varie strutture pubbliche, con lo scopo di affiancare la Pubblica amministrazione, per l’utilizzo delle importanti risorse Europee. Allo scopo, è necessario il coinvolgimento degli Ordini e Collegi professionali (Enti strumentali dello Stato) per selezionare con assoluta celerità professionisti da assumere/incaricare nella P.A. consentendo così l’utilizzo di nuove risorse, necessarie per redigere progetti da finanziare e realizzare”.

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