di Danilo Colacino
Ore 15.33 Il Consiglio si conclude con la discussione sui debiti fuori bilancio, per cui è stata promossa un’unica discussione. Tutto approvato all’unanimità
Ore 15.33 Il Consiglio si conclude con la discussione sui debiti fuori bilancio, per cui è stata promossa un’unica discussione. Tutto approvato all’unanimità
Ore 15.15 Pisano fa ironia dopo essersi accodato all’appello in favore dei popoli sopraffatti e dice: io sono per la guerra e se potessi posizionerei i carri-armati a 60 km da qui
Ore 15.06 Riccio allarga la questione, facendo un ragionamento più tecnico
Ore 15 Interviene Bosco sull’atto di indirizzo riguardo alla Risoluzione ai sensi dell’art. 31 del Regolamento comunale contro l’invasione della Turchia da parte di Erdogan nei confronti della Siria del Nord e l’interruzione della vendita di armi da parte del Governo italiano e dell’Unione europea alla Turchia che chiede pieno sostegno (poi votata all’unanimità)
Ore 14.40 Celia ha ribadito il problema dell’acqua nella zona Nord e chiesto lumi sul quartiere Janò, definito una sorta di bomba a orologeria a cui nessuno sembra prestare la doverosa attenzione. Eppure c’è una situazione assurda con famiglie sfrattate che nel loro nucleo hanno minori e persone con difficoltà di deambulazione. Mi pare quindi di poter sostenere che ce se ne ricordi solo in occasione di parate elettorali e manifestazioni pubbliche. Tutto questo è inaccettabile, considerato che penso sia in territorio catanzarese
Ore 14.37 Bosco chiede lumi sulla problematica della potabilità dell’acqua nella zona Nord. Avete emesso un avviso pubblico, ma oggi sono state ripetute le analisi di cui si avranno gli esiti domani
Ore 14.25 L’assessore alla Gestione del Territorio Franco Longo relaziona subito dopo sulla delibera relativa all’Integrazione del Programma triennale dei lavori pubblici 2019/2021 nonché l’elenco annuale dei lavori anno 2019 (pratica poi approvata con 22 sì e l’astensione di Eugenio Riccio)
Ore 14.22 Polimeni riferisce sull’incontro tenutosi in Comune sull’Accademia.
Ore 14.10 Fabio Talarico tranquillizza Bosco. Non abbiamo paura di tornare a votare e Sergio Abramo sarebbe un ottimo candidato a governatore
Ore 13.44 Guerriero ironizza: E meno male che siete coesi. Ma come mai lei parla di Occhiuto e i suoi colleghi di candidato catanzarese? Ce lo spieghi, per favore. E poi non avete remore a sbeffeggiare un vostro parlamentare come Giuseppe Mangialavori
Ore 13.41 Io, consigliere Costanzo, faccio parte di un partito e seguirò la sua linea, dice la Gallo. E noi siamo pro Occhiuto
Ore 13.35 Gli argomenti principali non si discutono più qui in Aula, ma in conferenza, si lamenta Fiorita. Meglio se di domenica quando gioca il Catanzaro. Io mi chiedo invece quando si parlerà dell’Accademia. Ma ormai parliamo solo di Regionali
Ore 13.32 Costanzo chiede a Rosario Mancuso, se il candidato governatore dovesse essere Occhiuto, lo voterà? Alla Gallo ricorda invece che la maggioranza è compatta, solo perché nessuno vuole andare a casa. Riguardo a me sono a capo di un movimento civico che mai si legherà a Forza Italia e al suo leader locale Mimmo Tallini
Ore 13.29 Si passa alle operazioni di voto e Celia precisa: la pratica porto gravita intorno a voi da 50 anni e nei cassetti del sindaco da 20. Ma il progetto è aleatorio. Dimostratemi il contrario però e date in particolare corso a un regime di discussione
Ore 13.23 E’ adesso la volta dell’ecumenico Rosario Manuso, che l’unico contro cui si scaglia – pur con tutte le cautele del caso – è Mario Occhiuto per il dissesto del Comune di Cosenza
Ore 13.20 Dobbiamo essere refrattari rispetto alle provocazioni del centrosinistra. Uno schieramento mostratosi inconsistente. Queste le frasi, nette, di Ezio Praticò. E sappiate che alle Regionali andremo compatti e vinceremo ancora.
Ore 13.14 Filippo Mancuso si pone un interrogativo. Vorremmo un candidato di Catanzaro? Forse non siete pronti per le Comunali. Noi abbiamo sempre avuto i conti in ordine, in questo ente
Ore 12. 57 Esprimo solidarietà all’amico Giampaolo Mungo, pone in rilievo Giovanni Merante. Ma detto ciò, questo Consiglio dibatte del nulla. C’è una Gallo, che pur coraggiosamente esprime posizioni di facciata, e un presidente quale Marco Polimeni il quale è impegnato a dirimere le controversie in maggioranza quando invece gli spetterebbe ben altro compito. E lo stesso sindaco che non ci fa capire se dobbiamo andare a casa, perché è candidato a governatore della Calabria. Eppure si è dichiarato uomo di partito (Forza Italia, ndr), salvo poi facendo tutto il contrario di ciò che detta Fi. E se lei non dovesse essere candidato, che ne sarà di questa civica assise, Abramo?
Ore 12.54 Manuela Costanzo ‘sentenzia’: Noi sappiamo cosa voglia dire governare, voi sapete cosa voglia dire fare opposizione?
Ore 12.45 Meno male che la Gallo c’è, afferma Nicola Fiorita. Pone domande utili. Ma sappia che qui – per dirla poeticamente – si sta come i consiglieri in autunno le foglie ovvero in una città in cui non si governa perché c’è un sindaco stanco di ricoprire questo ruolo e a caccia di soddisfare ben ambizioni personali. Uno che milita da sempre in un partito tutto suo: Forza Abramo. Perché il Comune non si costituisce parte civile nel processo Jonny e lo fa in quello Sacal? Quali sono i reali contorni della oscura vicenda di un ex assessore, che dice di essere stato abbandonato malgrado le minacce subite? Ma, al di là di questo, perché lo avete fatto dimettere?
Ore 12.33 Roberta Gallo stenta a credere a quanto udito da quelli che definisce i mistificatori della realtà. Apostoli che si devono rassegnare perché la maggioranza è unita e dà prova della propria capacità, scrivendo pagine definibili di amministrazione straordinarie. Noi sosteniamo ogni giorno il sindaco Sergio Abramo e il suo lavoro. E’ normale che ci sia il dibattito sulla stampa. Piuttosto diteci voi, colleghi dell’opposizione, con chi state? Chi appoggiate come presidente della Regione?
Ore 12.18 Si esprime Gianmichele Bosco: La vostra faida politica sta danneggiando un’intera città. Paghiamo le scelte di un Abramo che dopo due anni dalla vittoria della Comunali ha deciso di candidarsi alla Regione, paralizzando così la città in tutti i settori
Ore 12.12 Al microfono dell’Aula tocca a Fabio Celia. Mi occupo del consuntivo, che essendo in attivo esprime una positività. Certo. Ma non plaudo a questo documento, perché denotiamo una serie di criticità che soffriamo. Crisi del commercio, del quartiere Lido, delle strutture sportive ecc. A livello politico come non mettere in rilievo la rissosità nella maggioranza con la guerra interna fra Forza Italia e Catanzaro da Vivere per i futuri posti di potere. Vergognoso poi il video realizzato sul porto di Lido, avendo saputo che si sono addirittura fatti accostamenti con Barcellona. Ai residenti della Marina servono però fatti concreti, non plastici alla Bruno Vespa. Una ennesima presa in giro. Ecco perché chiedo al centrodestra di fare un passo indietro, riportandoci alle urne
Ore 11.55 Roberto Guerriero stigmatizza il fatto che non si parla di progetti. Ormai da mesi – spiega – tiene banco la questione delle Regionali mentre si dovrebbe discutere di Sanità, Università, Lavoro e così via. Ma niente da fare, al centro del dibattito ci sono solo le ambizioni personali. Pisano ha appena dato un ultimatum ad Abramo sulle sue scelte future. I temi sul tappeto sono però parecchi. E al sindaco dico che avere i conti in ordine non basta per parlare di buon governo
Ore 11.52 Lorenzo Costa dice che dopo molti anni interviene con grande imbarazzo, non essendo più nel Pd che gli ha dato molto. Ho letto sulla stampa che non avrei sempre votato con la minoranza. Lo nego e mi dichiaro all’opposizione di un centrodestra che in 20 anni ha ridotto questa città a brandelli. Troppo lungo, infatti, è l’elenco di nefandezze e incompiute di tale compagine. In futuro sarò a fianco di Nicola Fiorita, voglio essere estremamente chiaro, pur appoggiando adesso Mario Occhiuto
Ore 11.43 E’ la volta di Giuseppe Pisano, che si professa uomo libero e sganciato da tutte le logiche di schieramento. Il centrodestra – afferma – deve guardare alla piazza e non al Palazzo. L’auspicio è che i venti capitolini arrivino anche qui (chiaro riferimento alla recente manifestazione del centrodestra unito del San Giovanni a Roma, ndr), regalandoci l’unità politica e la forza per guidare la Calabria nei prossimi cinque anni. Ma la mia mente è rivolta a Catanzaro che necessita di una serie di interventi chiave. La parola d’ordine deve tuttavia essere…unità
Ore 11.40 Prende la parola Sergio Costanzo e mette in luce le evidenti contraddizioni nel centrodestra. Ha poi riferito di quelle che a suo avviso sono state le tante ‘giravolte’ di Abramo, il quale difficilmente – dice Costanzo – mantiene i patti sottoscritti in precedenza. Anzi, per inseguire un capriccio personale (candidarsi alla presidenza della Regione, ndr) sarebbe pronto a interrompere a metà consiliatura il percorso della civica assise. Purtroppo per lui, però, Matteo Salvini ha bocciato sia Mario Occhiuto che egli stesso, tracciando il profilo (dell’homo novus, ndr). Un bel problema per il nostro primo cittadino, che adesso se proseguirà ce ne farà vedere delle belle
Ore 11.37 Il sindaco Sergio Abramo, in qualità di delegato al Bilancio ha relazionato sulla pratica relativa all’approvazione del rendiconto consolidato dell’esercizio 2018 ai sensi dell’art. 11-bis del d.lgs. n. 118/2011 (pratica poi approvata con 17 voti favorevoli e 7 contrari)
Ore 11.31 Enzo Ciconte ha chiesto un altro minuto di raccoglimento per il giovane catanzarese, suicidatosi per aver aderito a un corso di formazione ‘farlocco’ a sua insaputa
Ore 11.28 Sembra andar di moda ‘l’accorduni’ o quantomeno un patto di non belligeranza, fra i due centrodestra in campo, in vista dell’evoluzione dello scenario politico. Si aspetta ad esempio la comunicazione ufficiale sulla data delle Regionali, che hanno avuto un impatto devastante sulla tenuta della maggioranza a Palazzo De Nobili. Osservato anche un minuto di silenzio in memoria dei due poliziotti uccisi a Trieste
Ore 11.19 Consiglio comunale in forte ritardo. Oltre un’ora di differimento, ma il civico consesso oggi si annuncia come molto delicato. Almeno sulla carta