di Danilo Colacino – D’accordo, sulla carta mancano tre anni alle elezioni comunali. D’accordo, di ‘aspiranti’ ne spuntano a bizzeffe come quelle di possibili acquisti di nuovi giocatori al Calciomercato. E d’accordo, tutti aspettano cosa avviene a livello nazionale. Ma sotto sotto si lavora. Eccome. Ecco allora che per il Comune del capoluogo, sono da tempo iniziate le grandi manovre e il nome maggiormente “in circolazione” in queste ore è quello del già amministratore unico della Catanzaro Servizi, Rocco Mazza.
Una figura curiosamente spendibile tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra. Giovane, ingegnere, imprenditore, capace di vantare esperienze professionali all’estero, parente stretto di un big della politica locale come Nicola Fiorita e così via. Tanta roba, insomma. Forse troppa per un profilo, pur non da poco e con indubbie qualità, come quello dell’attuale presidente del consiglio comunale Marco Polimeni che in quanto a curriculum potrebbe aprirne non poco la concorrenza, molto di più rispetto allo stesso Ivan Cardamone pure vicesindaco e assessore alla Cultura in carica. E poi resta il fatto che Mazza gode, come premesso, di tante simpatie in ambedue gli schieramenti anche da parte di importanti maggiorenti (a lui legati a livello personale) mentre il brillante Marco, da un po’ di tempo, pare diventato assai ‘puntuto’ e quindi meno trasversalmente gradito.
Una figura curiosamente spendibile tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra. Giovane, ingegnere, imprenditore, capace di vantare esperienze professionali all’estero, parente stretto di un big della politica locale come Nicola Fiorita e così via. Tanta roba, insomma. Forse troppa per un profilo, pur non da poco e con indubbie qualità, come quello dell’attuale presidente del consiglio comunale Marco Polimeni che in quanto a curriculum potrebbe aprirne non poco la concorrenza, molto di più rispetto allo stesso Ivan Cardamone pure vicesindaco e assessore alla Cultura in carica. E poi resta il fatto che Mazza gode, come premesso, di tante simpatie in ambedue gli schieramenti anche da parte di importanti maggiorenti (a lui legati a livello personale) mentre il brillante Marco, da un po’ di tempo, pare diventato assai ‘puntuto’ e quindi meno trasversalmente gradito.
Chissà perchè, però. L’unica cosa certa è che è in grande fibrillazione e sta mobilitando i ‘suoi’ a Palazzo De Nobili per non lasciare nulla al caso dell’inseguimento del sogno di succedere a Sergio Abramo.