Nel comune di Lamezia Terme si dovrà rivotare per l’elezione del sindaco e dei consiglieri comunali in quattro sezioni: 2, 44, 73 e 78. Lo ha deciso il Tar Calabria al termine della discussione di merito che si è tenuta oggi davanti alla seconda sezione presieduta da Giovanni Iannini. Il tribunale amministrativo di Catanzaro ha accolto, dunque parzialmente i ricorsi elettorali presentati dai candidati a sindaco, Massimo Cristiano (rappresentato dall’avvocato Armando Chirumbolo) in lizza con due liste civiche, e Silvio Zizza (rappresentato dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti) di Cinquestelle, insieme ad altri candidati al Consiglio comunale. Oggetto del contendere, l’esito delle elezioni Amministrative del novembre dello scorso anno che decretarono la vittoria al ballottaggio dell’attuale sindaco, Paolo Mascaro nei confronti del candidato del centrodestra, Ruggero Pegna. Al terzo posto, il candidato del centrosinistra, Eugenio Guarascio, quindi Rosario Piccioni espressione di due liste e poi Massimo Cristiano e Silvio Zizza.
Il prefetto, ricevuta la notifica della sentenza di accoglimento del ricorso, provvederà immediatamente allo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme e l’Amministrazione comunale cesserà a tutti gli effetti. La prefettura nominerà un Commissario della prefettura che guiderà il Comune fino a nuove elezioni che dovranno tenersi entro 60 giorni dallo scioglimento. Gli atti saranno trasmessi anche ala Procura di Lamezia.
Il prefetto, ricevuta la notifica della sentenza di accoglimento del ricorso, provvederà immediatamente allo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme e l’Amministrazione comunale cesserà a tutti gli effetti. La prefettura nominerà un Commissario della prefettura che guiderà il Comune fino a nuove elezioni che dovranno tenersi entro 60 giorni dallo scioglimento. Gli atti saranno trasmessi anche ala Procura di Lamezia.