Comune Girifalco, motivazioni dimissioni consigliere Filippo Giovanni de Stefani

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“Carissimi Concittadini ed Amici tutti. A distanza di qualche giorno dalle mie dimissioni da Consigliere Comunale che, insieme alle altre sei presentate da altrettanti colleghi, hanno determinato la conclusione della legislatura a guida Cristofaro, è giusto, per il grande rispetto che nutro nei Vostri confronti, spiegare e motivare ciò che mi ha spinto a prendere una decisione così importante, soprattutto, in un momento drammatico e di emergenza nazionale.

E’ vero Amici, una presa di posizione così drastica in un momento particolare, come quello che stiamo vivendo, potrebbe sembrare a molti come un atto assurdo e da irresponsabili. Vi posso assicurare, però, che questo fosse l’unico rimedio per ripristinare gli equilibri democratici e per fermare immediatamente un’irrazionale e scomposta gestione della cosa pubblica iniziata ormai da molto tempo. Cinque anni or sono, spinto dalla passione e dallo spirito di servizio verso la mia comunità, intrapresi una bellissima ed emozionante avventura politica chiamata “SOLO GIRIFALCO”. Con questo nome, del tutto singolare, veniva chiamata una compagine di governo che si sarebbe presentata come alternativa politica alle elezioni amministrative della primavera del 2015. Tale compagine, seppur eterogenea, era mossa da intenti di rinnovamento e da forte spirito di consapevolezza delle proprie potenzialità e metteva alla base della propria azione politica tre principi: LEGALITA’, TRASPARENZA, MORALITA’.”

E’ vero Amici, una presa di posizione così drastica in un momento particolare, come quello che stiamo vivendo, potrebbe sembrare a molti come un atto assurdo e da irresponsabili. Vi posso assicurare, però, che questo fosse l’unico rimedio per ripristinare gli equilibri democratici e per fermare immediatamente un’irrazionale e scomposta gestione della cosa pubblica iniziata ormai da molto tempo. Cinque anni or sono, spinto dalla passione e dallo spirito di servizio verso la mia comunità, intrapresi una bellissima ed emozionante avventura politica chiamata “SOLO GIRIFALCO”. Con questo nome, del tutto singolare, veniva chiamata una compagine di governo che si sarebbe presentata come alternativa politica alle elezioni amministrative della primavera del 2015. Tale compagine, seppur eterogenea, era mossa da intenti di rinnovamento e da forte spirito di consapevolezza delle proprie potenzialità e metteva alla base della propria azione politica tre principi: LEGALITA’, TRASPARENZA, MORALITA’.”

Così, in una nota, il consigliere dimissionario Filippo Giovanni de Stefani. “I ridetti principi, nel caso in cui ci fosse stato il consenso da parte dei cittadini, avrebbero consentito di far diventare il palazzo comunale un “Palazzo di Vetro”, tanta la trasparenza che si sarebbe avuta nei confronti dei cittadini stessi. La vittoria fu schiacciante anche perché, è da ammettere, quasi tutte le forze politiche erano rappresentate nella compagine guidata da Cristofaro. L’idillio durò pochissimo tempo, almeno per quanto mi riguarda. Mi resi, infatti, sin da subito conto che tutti i bellissimi presupposti decantati in campagna elettorale fossero soltanto un lontano miraggio. Fortissime erano le tensioni fra i consiglieri di maggioranza, ognuno contro l’altro armato senza mai protendere per uno spirito di squadra e senza che il sindaco abbia avuto la ben che minima capacità di gestione degli equilibri politici. Questo sarebbe stato comunque il male minore. Infatti, al di là degli scontri interni dovuti forse anche alla eterogeneità della compagine, iniziò un modus operandi di gestione della cosa pubblica, a mio avviso, non certamente in linea con il bene della COMUNITA’.

Partì, seppur sempre nel rispetto delle regole, una inesorabile, lenta ma costante colonizzazione fatta di imprese delle zone più disparate, di fior fiori di professionisti provenienti dalle parti più impervie della Calabria che ringraziavano la comunità Girifalcese, a cui rimaneva sempre la loro immensa riconoscenza ma non certamente il legittimo e tanto agognato ritorno economico che un Sindaco, che ha a cuore veramente il bene della propria comunità, avrebbe dovuto far di tutto per ottenere, sempre e soprattutto tenendo in considerazione le norme di legge. In questo contesto si insinuava pesantemente e prepotentemente la questione EOLICO. Va ricordato a tutti che il Sindaco, senza un vero mandato politico né da parte della giunta né da parte dell’organo sovrano, che è il Consiglio Comunale, nè tantomeno da un mandato esplicito popolare, vista l’importanza dell’argomento, supportato solamente da pareri legali formalizzati da uno stimato professionista (proveniente dalla città capoluogo) e fatti pervenire ai consiglieri comunali notte tempo, ha arbitrariamente e autonomamente svenduto a multinazionali il futuro di Girifalco accontentandosi di pochi spiccioli rispetto a quello che la COMUNITA’ avrebbe veramente meritato.

Atto assolutamente sconsiderato soprattutto alla luce della finanziaria 2019 che in definitiva riteneva valide le Convenzioni stipulate prima del 2010 e che regolavano i rapporti tra gli enti pubblici e tali multinazionali. Vogliamo ricordare come questa amministrazione abbia gestito il personale? Rammento a tutti, e sfido chiunque pubblicamente di affermare il contrario, che il primo vincitore del concorso per Geometra indetto da questa amministrazione, ottimo e stimato professionista, ha ricevuto un importante incarico dal nostro Responsabile dell’Area Tecnica. Fin qui nulla di male se non il fatto che il nostro Responsabile fosse anche Presidente di commissione esaminatrice del concorso in questione. Lungi da me insinuare irregolarità, ma un Sindaco, che ha cuore il bene della propria COMUNITA’ e che amministra la cosa pubblica con TRASPARENZA e MORALITA’ avrebbe dovuto, quantomeno per questioni di opportunità, evitare tale imbarazzante situazione. Per non parlare poi di atteggiamenti poco “gentili” nei confronti di diversi dipendenti che avevano un’idea politica diversa. Occorre ricordare, inoltre, come questa amministrazione abbia consentito per mesi, senza prendere provvedimenti tempestivi, che l’ufficio anagrafe andasse allo sbando, basta ricordare le tante mancate comunicazioni agli enti preposti.

Ponendo l’accento, inoltre, sul fatto che questa amministrazione e questo Sindaco si siano vantati, di aver ridato lustro alla cultura Girifalcese, ritengo che, oltre alle iniziative intraprese dall’assessore alla cultura, sarebbe stato più corretto fare in modo che TANTI ARTISTI non rimanessero “scontenti” (per usare un eufemismo), trovando un MURO con cui confrontarsi piuttosto che un dialogo con l’amministrazione. Non dimentichiamo la gestione della sanità pubblica da parte di questa compagine amministrativa. Mentre da una parte il politico di riferimento prometteva in consiglio comunale di rinunciare alla propria indennità e costituire un fondo ad hoc per i più bisognosi, di fatto mai realizzato, e proclamando in pompa magna periodicamente massicce derattizzazioni, dall’altra consentiva che la nostra vituperata COMUNITA’ perdesse inesorabilmente i tanti servizi medici che erano il fiore all’occhiello di Girifalco e il risultato di tante battaglie intraprese da tanti nostri compaesani. Queste sin qui elencate sono solo alcune delle tantissime questioni, che a tempo debito saranno meglio esplicitate e rese note ma che io non ho mai sottaciuto, anzi, ho sempre evidenziato, anche a muso duro, nel rispetto dei ruoli e nelle sedi opportune.

Infatti, ho condotto, da almeno tre anni a questa parte una battaglia contro l’azione politica di questa amministrazione che era partita con dei buoni presupposti ma che poi sono stati sviliti. Tre anni fa ho rassegnato le mie dimissioni da Capogruppo di “SOLO GIRIFALCO” rinunciando ad un ruolo politico di primissimo piano ma soprattutto ho rimesso, sempre tre anni fa, in maniera irrevocabile le deleghe affidatemi dal Sindaco, deleghe importanti come Lavori Pubblici, Agricoltura e Patrimonio, rinunciando di fatto alla poltrona, ritenendo più importanti i principi di TRASPARENZA e MORALITA’. Altro che TORNACONTI PERSONALI come qualcuno vorrebbe far credere!!!! Dopo queste doverose premesse veniamo ora ai motivi che mi hanno indotto alle dimissioni immediate e irrevocabili da Consigliere Comunale che, insieme alle altre, hanno determinato la conclusione dell’amministrazione targata Cristofaro, ma soprattutto ai motivi che mi hanno spinto a fare tutto ciò in questo periodo di emergenza e purtroppo di sofferenza per tutti. Certamente se il periodo fosse stato diverso penso che nessun concittadino avrebbe forse urlato VERGOGNA!!! Anzi, sono sicuro che sarei stato applaudito.

Avrei certamente voluto, soprattutto per il grande rispetto che nutro nei confronti della mia COMUNITA’, che questa disavventura finisse prima, purtroppo i numeri non lo hanno mai consentito. In cinquantacinque giorni di emergenza mentre altri Sindaci del comprensorio erano impegnati ad alleviare, con spirito di vera abnegazione le sofferenze delle proprie comunità, il nostro, come al solito, era indaffarato a sovraintendere incarichi, badando poco alle difficoltà economiche del proprio territorio. Era troppo impegnato ed affannato a firmare e revocare ordinanze che coinvolgessero nella gestione dell’emergenza persone che probabilmente rappresenteranno candidati di punta della sua, speriamo solo sognata, futura squadra di governo, come se associazioni importanti e radicate sul territorio come Prociv e Proloco non stessero facendo già un ottimo lavoro. Tutto ciò sarebbe stato fatto passare come un’attenta e capace Gestione dell’Emergenza mentre di fatto gli atti intrapresi erano propedeutici all’imminente campagna elettorale. Era talmente impegnato ed indaffarato che ha avuto solo il tempo di convocare i consiglieri comunali per chiedere loro il parere su come gestire i buoni spesa, mettendo poi ai voti una sua proposta, cioè quella di devolvere una quota delle risorse ricevute dal Governo alla Caritas che a sua volta avrebbe dovuto consegnare pacchi alimentari.

La maggioranza dei consiglieri, già in quella seduta, si espresse in maniera contraria motivando che la Caritas usufruiva già di un contributo annuo, mentre in questo momento di necessità, oltre ai tanti bisognosi che avrebbero potuto in ogni caso farne richiesta, sarebbe stato necessario alleviare con forza la sofferenza di una categoria diversa di persone e mai presa in considerazione, caduta in difficoltà a causa del covid-19. Ed in vero in quella riunione uno dei consiglieri, non certo vicino al Sindaco, propose di istituire un fondo di almeno centomila euro da stornare dai fondi del parco eolico, per andare incontro alle difficoltà dei commercianti, la proposta venne svilita e sottovalutata dalla ex maggioranza e dal Sindaco che promise un incontro successivo per discutere di tale fondo, per poi, dopo qualche giorno, proporre scorrettamente un emendamento al bilancio a firma sua e di un esimio numero di consiglieri che facevano propria la ridetta proposta stanziando solo VENTIMILA EURO per i commercianti.

Ciò significa 300,00 Euro a commerciante, UNA MISERIA!

Carissimi concittadini, considerando che in questo periodo emergenziale l’amministrazione in carica avrebbe senza alcun dubbio continuato, come ampiamente dimostrato, in una gestione scomposta della cosa pubblica, le mie dimissioni sono state necessarie e improcrastinabili al fine di interrompere questo disastro. Certamente tutto ciò, da parte mia, è stato fatto per esclusivo bene della comunità nella convinzione che un commissario prefettizio dall’alto della sua esperienza amministrativa avrebbe gestito sicuramente meglio l’emergenza, andando incontro ai bisogni della collettività in maniera più efficace rispetto ad un’amministrazione ormai al collasso. Colgo l’occasione per rivolgere un ringraziamento sia a quanti in questi anni mi sono stati vicino e hanno già compreso la mia scelta sia alle persone che leggendo quanto scritto condivideranno il mio percorso e la mia travagliata decisione. In questo giorno di festa auguro a tutti che questo infausto periodo possa essere superato al più presto in modo da poterci riabbracciare!!!”

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