Il Comune di Crotone ha notificato la richiesta di demolizione delle “opere realizzate in località Alfieri”. Si tratta del Marina Park Village di Scifo, il mega villaggio in realizzazione nell’area di Capocolonna bloccato anche a seguito di un’indagine della Procura della Repubblica pitagorica e che ha portato al rinvio a giudizio di sei persone.
Il Comune di Crotone, con determina del dirigente Germinara, ingiunge al signor “Scalise Salvatore di provvedere a proprie cure e spese entro giorni novanta dalla data di notifica della presente alla demolizione delle opere realizzate in località Alfieri”.
Il Comune di Crotone, con determina del dirigente Germinara, ingiunge al signor “Scalise Salvatore di provvedere a proprie cure e spese entro giorni novanta dalla data di notifica della presente alla demolizione delle opere realizzate in località Alfieri”.
La struttura turistica, si evince dal provvedimento , doveva sorgere su “una superficie complessiva di 74.080 metri quadri” e le opere da abbattere sono 79 piastre in cemento per la posa dei bungalow, di cui parte risultavano ubicate al di fuori della recinzione di cantiere; un bungalow in legno; la piscina costituita da una vasca in cemento armato; uno scavo con battuto di cemento; un manufatto destinato a ristorante-pizzeria.
Nel documento del dirigente comunale, inoltre, si ingiunge al titolare del villaggio di ripristinare lo stato dei luoghi ante intervento.
Viene poi rammentato come il Consiglio di Stato, con una sentenza del 14 giugno 2018 (la n. 3984/2018) pronunciandosi definitivamente sul caso, abbia dichiarato infondato l’appello, dunque respingendolo e ordinando anche all’autorità amministrativa l’esecuzione della stessa sentenza.
Per tale annullamento, ribadisce Germinara, “e per effetto delle richiamate Sentenze del Tribunale amministrativo regionale per la Calabria e del Consiglio di Stato, le opere realizzate descritte in premessa sono da ritenersi abusive, venuto meno il titolo edilizio, inizialmente efficace e poi annullato, a reggere la legittimità delle opere stesse”. Da ciò l’ingiunzione alla demolizione.
La determina è stata trasmessa, per conoscenza e per quanto di competenza, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, al presidente della Giunta Regionale della Calabria.
redazione Calabria 7