“Dissesto scongiurato!” o “dissesto scongiurato?”. Un punto fa la differenza e cambia la sostanza. Al video si risponde con un video. La comunicazione politica che passa attraverso i social obbliga a metterci la faccia. E se il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo ha guardato direttamente in camera per celebrare, nei giorni scorsi e in tono auto-assolutorio, il pronunciamento delle Sezioni riunite della Corte dei conti che hanno sancito che il dissesto del Comune non andava dichiarato, a rispondere con le medesime modalità è ora il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale Stefano Soriano.
Lo fa senza sconti e per decostruire quanto espresso dal primo cittadino. “Le politiche messe in atto dal Comune di Vibo Valentia – esordisce – non hanno fin qui prodotto quello che si sperava o, forse, quello che si doveva produrre per arrivare a scongiurare effettivamente il dissesto. Pare he la Corte dei conti non abbia bocciato il Piano di riequilibrio ma probabilmente consentirà al Comune di farne un altro anche sulla base del patto “Salva Comune” siglato con il ministero, mentre nei giorni scorsi un pronunciamento della Corte dei conti territoriale aveva chiarito che il piano era stato presentato fuori tempo massimo”.
Lo fa senza sconti e per decostruire quanto espresso dal primo cittadino. “Le politiche messe in atto dal Comune di Vibo Valentia – esordisce – non hanno fin qui prodotto quello che si sperava o, forse, quello che si doveva produrre per arrivare a scongiurare effettivamente il dissesto. Pare he la Corte dei conti non abbia bocciato il Piano di riequilibrio ma probabilmente consentirà al Comune di farne un altro anche sulla base del patto “Salva Comune” siglato con il ministero, mentre nei giorni scorsi un pronunciamento della Corte dei conti territoriale aveva chiarito che il piano era stato presentato fuori tempo massimo”.
“I 12 milioni merito di altri”
Quindi Soriano aggiunge: “Tuttavia il sindaco dice una serie di cose che non può rivendicare come suoi meriti. Il fatto che a Vibo siano arrivati 12 milioni di euro non è sicuramente merito del sindaco e delle politiche di “buon padre di famiglia” che rivendica, ma è un merito che va dato a chi, a livello centrale, si è interessato affinché arrivassero alla città e il sindaco si guarda bene dal dirlo perché non appartiene alla sua parte politica altrimenti lo avrebbe sbandierato ai quattro venti”.
“Ecco perché il dissesto non è scongiurato”
Argomenta il capogruppo Pd: “Il sindaco ammette un disavanzo di 39 milioni di euro che bisognerà capire come sarà ripianato. Noi come Pd eravamo contrari al patto “Salva Comune”. Aderire significa aumentare l’aliquota Irpef quando già le aliquote sui tributi comunali sono al massimo e non è vero che si tratterà di poche decine di euro all’anno. Continua a mancare la capacità del Comune di adempiere a tutte le azioni contenute nel Piano di riequilibrio come la capacità di incassare i tributi dovuti e contrastare l’evasione, specie quella degli evasori totali. Su questo l’Amministrazione Limardo non ha fatto nulla. Dunque, scarsa capacità d’incasso e contrasto all’evasione erano tra le principali misure che il sindaco prometteva e ho qualche dubbio sul fatto che in queste condizioni il dissesto possa essere scongiurato. Lo spero ma non posso non pormi il problema – afferma citando la nostra testata – che anche il direttore Calabria7 Mimmo Famularo poneva nel suo articolo ‘Il deficit mostruoso del Comune di Vibo e le acrobazie del sindaco: dissesto scongiurato ma città in agonia’”.
L’editoriale di Calabria7
Più nel dettaglio Soriano spiega: “Non posso non pormi il problema posto nell’articolo del direttore di Calabria7 di una città in agonia, dove non c’è piano di sviluppo, né economico, né turistico, né urbanistico. Tutte le attività soffrono e la città è meno attrattiva. Lo scarico di responsabilità del sindaco, poi, non si può accettare. Da più parti si è visto che questa situazione economica storicizzata parte dal 2004 quando il sindaco era Elio Costa ma in giunta c’era anche l’attuale sindaco, assessore al Commercio, e non la si ricorda per aver cambiato la città dal punto di vista della sua importante delega. Oggi dice ‘noi non c’entriamo niente’ dimenticando che negli ultimi 20 anni la città è stata retta da Amministrazioni di centrodestra in continuità tra loro per consiglieri e assessori che si sono riproposti”.
“La città è morta, si cambi lingua”
Quindi, in chiusura l’esortazione di Soriano: “sindaco, speriamo davvero che il dissesto sia scongiurato ma non basta un video per smentire tutte le difficoltà della città che vediamo tutti i giorni: dalle strade dissestate, al porto che non decolla, dal sociale morto al commercio agonizzante. Dissesto scongiurato ma città morta. E allora cosa facciamo per farla rinascere? Cerchiamo di parlare ai cittadini una lingua diversa che non sia un salasso per chi paga le tasse e rispetta le regole”. (m. s.)