“Annuncite”. Il capogruppo del Movimento Cinquestelle in Consiglio comunale a Vibo, Domenico Santoro, non ha dubbi: l’amministrazione guidata da Maria Limardo continua a fare parole mentre i cittadini aspettano i fatti e i cinque anni a sua disposizione sono quasi scadute. Per M5S quelle pronunciate nel corso di una conferenza stampa convocato in pompa magna nell’aula consiliare di Palazzo “Luigi Razza” sono “semplici dichiarazioni senza date di inizio e di fine lavori per le incompiute e per i nuovi da effettuare”.
La politica del “beneficio individuale”
La politica del “beneficio individuale”
Maria Limardo annuncia lavori pubblici per 100 milioni di euro ma per Santoro rischiano di “essere sprecati poiché non utili ad una città moderna”. Il sindaco ha una sua “visione” della città, le opposizioni completamente un’altra e il Movimento Cinquestelle va giù duro: “Ad eccezione dei lavori delle scuole, questa è la risultanza del lavoro della giunta comunale. L’esempio dello spreco: avremo una piazza
Spogliatore forse più bella, ma nessuno può credere che il suo restyling riporterà i negozi pieni su corso Vittorio Emanuele. Ed invece l’obiettivo doveva essere proprio quello. In particolare l’amministrazione ha deciso di dividere i fondi ricevuti in tanti piccoli progetti anziché creare un grosso catalizzatore economico attrattore di investimenti anche privati (ad esempio: un acquario a VM (Genova), un museo arte contemporanea con sede anche all’aperto (Bilbao), il recupero del cementificio ai fini turistici, ecc). Si forse questa destra desidera essere votata per questi piccoli progetti determinati alla politica del beneficio individuale, ma i cittadini vibonesi rimarranno poveri e i loro figli dovranno emigrare come sempre”.
“Chi controlla il controllore?”
Ordinaria amministrazione spacciata “per lavoro della giunta super straordinario” l’altra accusa mossa da Santoro che insiste sul termine “annuncite” come principale patologia dell’amministrazione Limardo: “Hanno sostenuto – aggiunge – di avere una strategia comune per tutti i lavori, attraverso un Piano Strategico, quest’ultimo annunciato ma mai visto e soprattutto mai discusso. Addirittura noi consiglieri non siamo stati in grado di avere copie di tutti i progetti previsti e né sono stati pubblicati su internet a conoscenza dei cittadini. Infatti ai giornalisti, presenti alla conferenza stampa, avrei voluto consigliare di
chiedere evidenza dei progetti strombazzati. Su internet pubblicano solo gli elenchi dei titoli dei progetti e non i progetti, in modo tale da non essere giudicati nel merito, mentre è chiara la necessità di capire “chi controlla il controllore” dati i tanti errori già compiuti. Da citare la strada di Longobardi (non ancora finita e mai collaudata ufficialmente) e il controllo dei lavori stradali dell’ultimo intero anno, che stanno procurando tanti danni agli automobilisti. In realtà si parla di “rigenerazione”, ma rigenerare non significa restyling, ma ridare funzioni e nuovi ruoli economici, nuove forme di cultura come quelle artistiche”.
Assenza di strategia
Per Santoro la Giunta guidata dal sindaco Maria Limardo intende i lavori pubblici “come mera spesa” e non come “reale servizio ai cittadini”, non ha una “vera strategia” e i lavori ultimati sono quelli avviati “da altre amministrazioni” ma rimangono “giganti incompiute” come la scala mobile o il teatro: “Per ultimo vi è da evidenziare – sottolinea il capogruppo M5S – che quattro anni non sono bastati per il Piano di Recupero del quartiere Pennello, per i lavori PISU del lungomare e per le vendite dei terreni”.
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