Concorso call center AO Cosenza, interrogazione di Wanda Ferro

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Il cosiddetto “concorso farsa” indetto dall’Azienda ospedaliera di Cosenza per l’assunzione di due operatori call center, di cui hanno ampiamente parlato alcuni organi di stampa, sarà portato all’attenzione del governo dal deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che con una interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza chiederà di fare chiarezza sulle illegittimità denunciate “che, aldilà delle loro eventuali implicazioni amministrative, contabili e penali, rischiano di inquinare l’imminente competizione elettorale regionale”.

Secondo quanto evidenziato dagli organi di stampa, infatti, le procedure concorsuali stanno andando avanti nonostante il Commissario alla Sanità Regione Calabria, gen. Saverio Cotticelli, abbia disposto il “blocco di tutti i concorsi, specie quelli amministrativi, fino alle prossime elezioni regionali”. Wanda Ferro riprende la vicenda, per come ricostruita dagli organi di stampa, che prende avvio nel 2016 con l’indizione, da parte dell’allora direttore generale Achille Gentile, di un avviso pubblico di selezione per l’assunzione di un operatore tecnico ascensorista, un operatore tecnico centralinista e due operatori tecnici call center.

Secondo quanto evidenziato dagli organi di stampa, infatti, le procedure concorsuali stanno andando avanti nonostante il Commissario alla Sanità Regione Calabria, gen. Saverio Cotticelli, abbia disposto il “blocco di tutti i concorsi, specie quelli amministrativi, fino alle prossime elezioni regionali”. Wanda Ferro riprende la vicenda, per come ricostruita dagli organi di stampa, che prende avvio nel 2016 con l’indizione, da parte dell’allora direttore generale Achille Gentile, di un avviso pubblico di selezione per l’assunzione di un operatore tecnico ascensorista, un operatore tecnico centralinista e due operatori tecnici call center.

Nel 2018  si prendeva atto della graduatoria di merito della selezione operatori centralinisti e  si procedeva all’assunzione della  prima classificata nonché di ulteriori quattro centralinisti, salvo poi far ulteriormente scorrere la graduatoria e assumere altri quattro centralinisti, facendo lievitare la spesa occorrente per l’assunzione di complessivi nove centralinisti, anziché uno, in una Regione sottoposta al Piano di Rientro. A seguito delle dimissioni del solo presidente della Commissione esaminatrice, con determina 280/2019, il direttore UOC Gestione Risorse Umane, su delega del commissario dott. Achille Gentile, disponeva stranamente la sostituzione di tutti i componenti, nominando nuovi membri della Commissione due centralinisti neo assunti. Sempre la stampa evidenzia come i due vincitori il concorso di centralinisti, successivamente nominati membri della Commissione esaminatrice, sono presenti anche nell’elenco degli ammessi alla prova pratica per la selezione degli operatori call center e, pertanto, non avendo presentato rinuncia, risultano essere contemporaneamente candidati e membri della commissione e potrebbero potenzialmente ancora decidere di partecipare alla selezione in essere.

Dalla pubblicazione dell’elenco ammessi alla selezione per il reclutamento degli operatori call center risulta che i due membri della Commissione risultano essere stati ammessi, e che i complessivi 755 ammessi sosterranno la prova pratica dal 23 ottobre al 22 Novembre (in un solo mese con 60 candidati a seduta programmata in tre giorni settimanali), ovvero a meno di due mesi da un’importante competizione elettorale per la nomina del nuovo Governatore regionale.  Inoltre sono stati sollevati dubbi sul regolare espletamento delle prove concorsuali e sulla legittimità del presidente della Commissione esaminatrice che non avrebbe i titoli per presiedere una Commissione dedita al reclutamento di personale tecnico/amministrativo poiché appartenente all’area relativa alla dirigenza medica e veterinaria del SSN. Il deputato di Fratelli d’Italia ha ricordato che anche parlamentari del Movimento Cinque Stelle hanno chiesto la revoca del concorso, evidenziandone diverse irregolarità.

L’on. Wanda Ferro si è quindi riservata di rivolgersi all’autorità giudiziaria affinché si faccia piena luce su eventuali responsabilità.

Redazione Calabria 7

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