“Con la sentenza n.104/2021, depositata lo scorso 18 gennaio, il Tar ha confermato tutte le eccezioni sollevate dalla difesa dell’Amministrazione Comunale patrocinata dall’Avv. Giuseppe De Luca, cristallizzando il principio della illegittimità per gravi violazioni amministrative delle procedure concorsuali per 4 posti di dirigente, indette dal Comune di Rende nel 2012, banditi all’epoca in dispregio della normativa in materia”.
A comunicare l’esito della sentenza arrivata dopo una lunga vicenda processuale durata quasi 3 anni è il Comune di Rende. Tra le illegittimità più gravi rilevate dal Giudice Amministrativo, ci sono: “l’indire dei concorsi senza aver prima esperito le procedura di mobilità esterna”, “la violazione dei vincoli di spesa oltre alle citate motivazioni legate a figure professionali non solo generiche ma addirittura inutili rispetto al modello organizzativo comunale.” L’amministrazione comunale sottolinea come questo risultato sia importante “perché rende giustizia rispetto alle inesattezze ed illazioni che si sono succedute negli ultimi anni. La sentenza del Tar, infatti, motiva la propria decisone sulla fondatezza e la correttezza tecnico- giuridica dell’agire amministrativo, perseguito dai dirigenti dell’Ente nel revocare le precedenti procedure concorsuali, che presentavano evidenti quanto banali carenze dei presupposti fondamentali di diritto amministrativo, che non potevano non essere affrontate con un apposito atto di revisione. Le buone pratiche amministrative, trasparenti e legittime come le azioni dei dirigenti del Comune di Rende e dell’amministrazione tutta, questo è il risultato consacrato nella decisione del Tar Calabria”.
A comunicare l’esito della sentenza arrivata dopo una lunga vicenda processuale durata quasi 3 anni è il Comune di Rende. Tra le illegittimità più gravi rilevate dal Giudice Amministrativo, ci sono: “l’indire dei concorsi senza aver prima esperito le procedura di mobilità esterna”, “la violazione dei vincoli di spesa oltre alle citate motivazioni legate a figure professionali non solo generiche ma addirittura inutili rispetto al modello organizzativo comunale.” L’amministrazione comunale sottolinea come questo risultato sia importante “perché rende giustizia rispetto alle inesattezze ed illazioni che si sono succedute negli ultimi anni. La sentenza del Tar, infatti, motiva la propria decisone sulla fondatezza e la correttezza tecnico- giuridica dell’agire amministrativo, perseguito dai dirigenti dell’Ente nel revocare le precedenti procedure concorsuali, che presentavano evidenti quanto banali carenze dei presupposti fondamentali di diritto amministrativo, che non potevano non essere affrontate con un apposito atto di revisione. Le buone pratiche amministrative, trasparenti e legittime come le azioni dei dirigenti del Comune di Rende e dell’amministrazione tutta, questo è il risultato consacrato nella decisione del Tar Calabria”.