(D.C.) – Una querelle che sta diventando infinita, caratterizzata da un botta e risposta continuo fra il sindaco e un agguerrito gruppo di mamme e papà degli alunni delle elementari inerente all’ubicazione della scuola in cui deve essere garantita l’istruzione primaria dei loro figli.
Non un fatto secondario, dunque. Il luogo in cui si registra lo scontro, caratterizzato da uno scambio incrociato di missive e comunicati stampa, è Conflenti. La stessa località dell’area lametina in cui i bambini, dei quali si discute, da settembre scorso svolgono il percorso formativo nella struttura ubicata in località San Mazzeo-Coscaro.
Non un fatto secondario, dunque. Il luogo in cui si registra lo scontro, caratterizzato da uno scambio incrociato di missive e comunicati stampa, è Conflenti. La stessa località dell’area lametina in cui i bambini, dei quali si discute, da settembre scorso svolgono il percorso formativo nella struttura ubicata in località San Mazzeo-Coscaro.
Un edificio ribattezzato sempre dai genitori scesi sul piede di guerra, per l’ambiente secondo loro inadeguato, la ‘villa bunker’ – considerato che si tratta di un villino confiscato alla ‘ndrangheta e concesso al Comune dallo Stato – secondo i diretti interessati necessitante di almeno un paio di interventi di adeguamento. A riguardo i padri e le madri animatori della pubblica protesta, che peraltro minacciano di trasferire i loro figli negli istituti delle cittadine limitrofe come avvenuto per i ragazzi delle Medie, trasferitisi a causa di forza maggiore (leggasi l’indisponibilità dei vecchi locali) a Martirano Lombardo, chiedono come minimo la realizzazione della copertura della passerella collegata a una veranda chiusa in cui allestire un’adeguata sala mensa.
“Uno spazio – sostengono in modo perentorio – in cui far mangiare i bambini in libertà e comodità”. Ma la storia è assai più articolata e prende le mosse dalla chiusura (dovuta al mancato rispetto di alcuni parametri fondamentali) dell’istituto di località Cinque Palmi, che non sarà per così dire sanata all’edificazione della scuola di Passo Ceraso nella idee del sindaco Paola da destinare in via esclusiva alla scuola media e non già a un istituto comprensivo con anche le Elementari. Una determinazione che non sappiamo se definire giusta o errata, ma di sicuro controversa.