“Stiamo chiedendo al governo di valutare la necessità di uno scostamento di bilancio per sostenere le famiglie, i lavoratori, le imprese in difficoltà per l’aumento delle bollette elettriche e del gas”. Lo ha detto, a margine del congresso dell’Ust Cisl Magna Grecia, in corso a Feroleto Antico (Cz), il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. “Dobbiamo sterilizzare – ha aggiunto – gli aumenti delle bollette elettriche, dobbiamo salvaguardare il potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni e dobbiamo dare una spinta forte di accelerazione agli investimenti con le risorse del Pnrr. Ci sono – a parere di Sbarra – le condizioni per dare un impulso forte nonostante questa fiammata inflattiva, l’aumento del costo dell’energia e la mancanza di materie prime, che stanno rallentando la crescita. Ecco perché pensiamo che va rafforzato e consolidato il dialogo e il confronto. E la ragione per cui la Cisl chiede in questa fase responsabilità e pragmatismo. Basta con le tensioni, con le contrapposizioni. Dobbiamo aiutare insieme il Paese – ha concluso – a incamminarsi sul sentiero della crescita, dello sviluppo e del lavoro”.
“Lavoro? Governo Draghi faccia di più”
“Lavoro? Governo Draghi faccia di più”
Per Sbarra il governo Draghi ha raggiunto risultati importanti sul piano del lavoro ma tutto ciò non basta. “In questi ultimi 12 mesi, abbiamo dialogato, ci siamo confrontati e insieme abbiamo conquistato risultati importanti. Vorrei ricordare – ha continuato – il patto che abbiamo sottoscritto a Palazzo Chigi sulla valorizzazione e l’innovazione del lavoro pubblico; abbiamo firmato un’importante intesa sui temi della scuola e dell’istruzione; due accordi sulle questioni che riguardano la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro; un’intesa per sostenere la campagna di vaccinazione negli ambienti lavorativi. Abbiamo negoziato – ha proseguito – due importanti accordi sullo smart working nel sistema privato e anche nella pubblica amministrazione. A giugno – ha detto ancora – abbiamo gestito insieme l’uscita graduale dal blocco dei licenziamenti e poi abbiamo negoziato i contenuti di una legge di bilancio che oggi ha, grazie al dialogo e al confronto tra Governo e parti sociali, un profilo coesivo, inclusivo, espansivo. Abbiamo anche contribuito a fare un forte intervento di riduzione delle tasse soprattutto per i lavoratori dipendenti e i pensionati, finanziato la riforma degli ammortizzatori sociali. Abbiamo portato a casa risultati importanti per i nostri pensionati. Nel 2022 ci sarà la piena rivalutazione delle pensioni, abbiamo alzato la no tax area, abbiamo finanziato un fondo per la non autosufficienza con 850 milioni di euro. Sostanzialmente – ha sottolineato Sbarra – abbiamo, attraverso il confronto, la concertazione, conquistato risultati importanti. Tutto ciò non basta. Bisogna fare di più”.
Il Sud resta la grande priorità
“Per noi il lavoro resta la grande priorità da affrontare e risolvere in Calabria, nel Mezzogiorno e anche nel resto del Paese”, ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso del suo intervento al congresso dell’Ust Cisl Magna Grecia. “Stiamo celebrando i nostri congressi nelle categorie e nei territori. Vogliamo rilanciare – ha spiegato – la partecipazione, l’impegno della Cisl per sostenere percorsi veri di crescita, di sviluppo, mettendo al centro la qualità e la stabilità del lavoro, soprattutto per giovani e donne, la dignità della persona. Vogliamo sviluppare – ha continuato Sbarra – un dibattito con i nostri iscritti, con i nostri dirigenti sindacali. Abbiamo idee, proposte, elaborazioni che mettiamo al servizio dei territori e delle comunità locali, nella prospettiva di aiutare il Paese, anche attraverso l’impegno sociale, a risollevarsi dalle macerie della crisi sanitaria, della crisi sociale, economica, produttiva e occupazionale. Abbiamo formidabili opportunità davanti a noi – ha aggiunto Sbarra – di impegnare ingenti risorse che stanno arrivando dall’Unione Europea per gestire insieme alcune grandi priorità: investimenti sull’innovazione, sulla digitalizzazione, governare questa transizione ambientale ecologica, industriale e poi fare vere politiche di inclusione sociale”.