Consiglieri Pd attaccano Occhiuto: “Ha affidato la promozione turistica alla Film Commission”

"Forse sarebbe il caso di smetterla di spargere fumi e raggi laser sui social e provare a gestire la cosa pubblica con rigore e visione"

“L’invito a guardare alla luna e non al dito che la indica resta sempre una buona idea. Di fronte alla spericolata retromarcia operata dal presidente Occhiuto sul decreto da 160mila euro per l’acquisto di gadget, – scrivono in una nota i consiglieri del gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti – forse sarebbe il caso di riflettere non solo sulla destinazione di questa spesa, ma, ad esempio, anche sulle ragioni per le quali affidare alla Film Commission la promozione turistica. E non solo dovrebbe anche e soprattutto spiegarci cosa “ci azzecca” la scelta di uno stilista alla sua guida. Che competenza ed esperienza ha maturato per mettere in campo politiche adeguate per far diventare la Calabria attrattiva per 12 mesi all’anno?”.

Le contraddizioni

Le contraddizioni

“Il presidente Occhiuto, – affermano i consiglieri regionali in quota Pd – invece di fare le pulci alla burocrazia chiarisca all’opinione pubblica chi oggi guida le politiche sul turismo in Calabria perchè se lo stesso assessore delegato Fausto Orsomarso a dire di essere rimasto male per la revoca della determina di spesa, ritenendola legittima, è evidente che qualcosa non funziona. Considerando poi che l’impegno di spesa era previsto nella programmazione in precedenza approvata risulta evidente che si è venuto a creare un corto circuito. Le contraddizioni, insomma, sopite in questi mesi all’interno della giunta regionale iniziano a venire fuori e sono ormai all’ordine del giorno in ogni settore del governo regionale. Fra le tante, quotidiane, rivoluzioni annunciate (e mai attuate) dal presidente Occhiuto – concludono i consiglieri del PD – forse sarebbe il caso di inserire e realizzarne una davvero seria: smetterla di spargere fumi e raggi laser sui social, e provare a gestire la cosa pubblica con rigore e visione. I calabresi sono stanchi della politica degli annunci: si aspettano concretezza e risposte certe”.

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