E’ caccia al 17 in Consiglio comunale a Catanzaro. Sono i voti che servono per eleggere il nuovo presidente. Oggi nuova seduta e nuovo tentativo nel bel mezzo di agosto e dopo una lunga pausa estiva che costringerà i consiglieri comunali a mettere da parte l’infradito e indossare la giacca per tornare tra i banchi dall’aula consiliare della Provincia.
Muro contro muro
Muro contro muro
I due opposti schieramenti si ritroveranno nuovamente di fronte. Non c’è apparentemente alcun accordo per cui il gruppo rappresentato dagli uomini e dalle donne di Nicola Fiorita e di Antonello Talerico insisteranno sulla figura di Gianmichele Bosco. A loro disposizione ci sarebbero 14 voti sicuri al netto dei “franchi tiratori” e delle schede bianche. Il gioco delle candidature alla Camera e al Senato nei collegi che coinvolgono Catanzaro potrebbe avere ripercussioni anche sui delicati equilibri in Consiglio comunale. Fibrillazioni per la candidatura di Francesco Pitaro si registrano infatti nel Partito democratico. Dall’altra parte del campo la “quarta chiama” poteva essere quella utile ma l’opposizione è tutto tranne che compatta. Eugenio Riccio resta il candidato alla presidenza più accreditato. Teoricamente avrebbe un “tesoretto” di sedici voti ma la realtà è diversa e presenta più di un’incognita. Restano esclusi dal computo i consiglieri Luigi Levato, Sergio e Manuele Costanzo. Piaccia o no, sono loro l’ago della bilancia e quello di oggi potrebbe essere il giorno della verità.