Consiglio comunale, Manuela Costanzo attacca il dirigente Ottaviano: Viene in Aula non preparato

di Danilo Colacino 

Ore 17.52 Il Consiglio si trascina stancamente al termine in un voto che, se non surreale, appare molto irrituale fino alla conclusione che arriva adesso

Ore 17.52 Il Consiglio si trascina stancamente al termine in un voto che, se non surreale, appare molto irrituale fino alla conclusione che arriva adesso

Ore 17.40 Manuela Costanzo attacca il dirigente Adelchi Ottaviano: Viene in Aula non preparato

Ore 17.25 Talarico interviene, parlando dell’inesistenza di anomalie. Ma solo di un difetto di comunicazione con il dirigente Antonino Ferraiolo, che sostituisce la segretaria comunale, ma ormai si continua a votare in un clima da tutti contro tutti e le pratiche sui debiti continuano a passare con 9 sì e 3 no

Ore 17.22 Si fa fatica a seguire l’ordine dei lavori, in Aula sembra di stare a bordo ring. Mai viste cose così. Costanzo lancia una pesante accusa su Polimeni: Ha spinto la maggioranza a votare un particolare debito. Perché? Il presidente risponde: Io sono dalla parte dello Stato e se lei o qualcuno ha dubbi mi quereli

Ore 17.16 La successiva passa con 9 sì e 3 no

Ore 17.16 Fra Polimeni e Costanzo è quasi rissa verbale

Ore 17.13 Sul debito fuori bilancio della ditta Mario Vittorio Paucci scoppia la bagarre. La votazione avviene con modalità irrituali, prima si parla di mancanza del numero legale, poi si rientra e non è dato conoscere l’esito ufficiale della votazione. Alla fine, svelato l’arcano: 10 sì e 3 no

Ore 16.50 Interviene la Costanzo in difesa delle Scuole di Specializzazione dell’Umg e chiede un atto d’indirizzo a riguardo.

Ore 16.14 Arriva il momento della pratica sull’approvazione del regolamento, emendato in Commissione, per la disciplina dello svolgimento di attività di pubblico spettacolo e l’organizzazione e il funzionamento della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Relaziona l’assessore preposto Alessio Sculco, che peraltro ringrazia il consigliere comunale Fabio Celia nella sua qualità di imprenditore. Voto favorevole all’unanimità

Ore 16.05 Costanzo afferma: caro assessore, la verità è che qui abbiamo dirigenti superpagati – i quali percepiscono pure il premio di produttività – e non sanno fare il loro lavoro

Ore 15.57 L’assessore Cavallaro per competenza relaziona sull’approvazione dello schema di convenzione per l’utilizzo del Ceravolo con l’Uesse Catanzaro fino al 2023. E a riguardo dice la società dovrebbe pagare 1.200 euro a partita, circa 33mila complessive, ma non lo fa perché si accolla spese di gestione dell’impianto per 113mila euro annue e ci riconosce un importo forfettario di 5mila euro, dunque il Comune ci guadagna. Sul verde pubblico, invece, sollecitato da Costanzo dice: “Abbiamo registrato dei ritardi a causa del maltempo, ma se ci saranno ritardi considerevoli applicheremo delle penali alle ditte concessionarie (Sieco e Verdidea, ndr)”. Il civico consesso dà il via libera con 17 sì (unanimità)

Ore 15.51 Costanzo replica a Pisano: Si documenti prima di parlare. Io sono stato poco con Abramo e a differenza di te e di voi, Giuseppe caro, mi sono sempre ribellato

Ore 15.42 Pisano attacca Costanzo e Riccio: siete mai stati consequenziali sulla vicenda del depuratore?

Ore 15.12 Costanzo dice che Abramo deve tutto a Dragone, il quale lo ha fatto sedere su quella sedia per 20 anni. Ma lui è cinico e non si cura di alcuno di fronte ai suoi interessi.

Ore 15.06 Fiorita dice al sindaco, che esce dall’aula tenendo fede alla sua minaccia, guardi i banchi della maggioranza. Senza di noi neppure potreste votarvi la pratica? Dopo aver speso 5 milioni di euro per il Ceravolo, oggi se ne spendono altre 420mila per un’ulteriore ristrutturazione. Poi attacca Ursino: fa discorsi lunari come quando ad esempio dice che a Catanzaro il depuratore non si fa perché non lo consente l’Anac. Dice pure che malgrado l’impegno, non tutto si può risolvere ma anche come io non possa parlare di Lido perché non abito lì. E lo ringrazio di questo, poiché volendo prossimamente parlare del quartiere Cava affitterò una casa lì per 15 giorni

Ore 14.55 Franco Longo, assessore alla Gestione del Territorio, relaziona su un’altra variazione di Bilancio all’ordine del giorno, quella per i lavori allo Stadio Nicola Ceravolo. Poi precisa: La ditta che ha in appalto il depuratore smaltisce circa 180 tonnellate di fanghi al mese. Il Consigliò dice sì (15 favorevoli e le astensioni di Costanzo e Rotundo)

Ore 14.52 La ‘variazione Dragone’ passa con 19 sì e 5 no

Ore 14.43 Fiorita consegna una motivazione scritta in cui spiega perché lui  – insieme ai consiglieri Bosco, Costa, Guerriero e Notarangelo – voterà no alla variazione di bilancio su Dragone

Ore 14.34 Guerriero si chiede, ma passerà dal consiglio comunale anche il Tfr del dott. Costantino che ci ha appena parlato? Il diretto interessato spiega ulteriormente

Ore 14.31 Il dg Lino Costantino fa alcune precisazioni sul caso Dragone, una “fattispecie particolare” afferma. Abbiamo già approvato il bilancio di previsione, lo scorso 24 marzo, e per un fatto tecnico abbiamo dovuto applicare una variazione. La fine del rapporto lavorativo del capo ufficio stampa risale però al 31 dicembre 2018

Ore 14.25 Giuseppe Pisano la prende larga: “Viviamo in un Mezzogiorno saccheggiato, anche con un sistema dell’informazione che contribuisce a questo. Ecco perché forse ci vorrebbe una svolta sovranista, ma di noi meridionali. Sergio Abramo, aggiunge, è il sindaco, perché è il migliore e ha una visione europea. Poi dà lo scoop: Abramo ieri aveva un impegno e lo ha detto a Occhiuto

Ore 14.10 Fabio Talarico entra sul piano tecnico della vicenda Dragone: Non ci sono dubbi sulla questione e se una pratica così non è finora approdata in consiglio comunale è perché mai in passato c’è stato un caso simile. Dovete inoltre riflettere sul fatto che è un impegno di spesa supportato da una determina dirigenziale. Sul PalaGreco va ivece detto che la gara è andata deserta. Poi tesse le lodi di Giuseppe Mangialavori e Wanda Ferro, che lui voterebbe ma strizzando anche l’occhio a Mario Occhiuto e Sergio Abramo. Bisogna comunque ricucire gli strappi, aggiunge, perché questa regione va ben amministrata anche al netto delle contrapposizioni politiche

Ore 13.53 Abramo prende la parola e dice che non sarà più in Aula quando lo attaccheranno. perché ascolta sempre le stesse cose. Ma ribadisco, spiega, che i soldi per il depuratore di Catanzaro non ricadono nell’infrazione comunitaria. E l,o preciserà il competente dg della Regione Domenico Pallaria. Su Global Strade la legge mi dà ragione e comunque mi proibisce di conferire affidamenti diretti. Quanto detto lo posso certificare. Poi si scaglia contro Costanzo e dice: “La città conosce bene la storia di ognuno di noi e su certi aspetti che mi riguardano non può dire alcunché. La sentenza che mi assolse sul Decreto Omnibus fece giurisprudenza. Su Safe City, poi, la Procura ha indagato sul sottoscritto per sette anni e non ha trovato ombre. Io posso guardare tutti in modo trasparente. E’ invece qualcun altro che dovrebbe dire come conduce la sua esistenza. Il sindaco poi litiga con l’opposizione e abbandona l’assise

Ore 13.26 Bosco si associa al ricordo di Fiorita dello sfortunato Fortunati e aggiunge: “La maggioranza a Catanzaro fa continue retromarce. Occhiuto un mese fa era il migliore amministratore che la Calabria potesse esprimere e lo sostenevate fino alla commozione. Oggi, invece, lo avete già buttato via. Siete confusi e approssimativi. Basti pensare alla Mobilità, su cui non è stato redatto un Piano adeguato. Sulla vicenda Tfr ci fa storcere la bocca che sia approdata qui. Lo ribadiamo: un’anomalia. A Ursino infine leggo le dichiarazioni preventive di Abramo, una delle tante, sul nuovo depuratore, ma datata 2015. Però sul punto Ursino tace. Ma sappia che c’è pure il rischio di perdere i fondi per realizzare il nuovo impianto e nel frattempo il vecchio versa in condizioni vergognose. Ma cogliete il dato politico, Abramo ci dice che da qui a un anno si tornerà a votare. Mi associo infine alle considerazioni sull’Aula Rossa, su cui lei Polimeni aveva dato il termine di 6-9 mesi trascorsi abbondantemente ma senza notizie. Polimeni chiarisce: La somma stimata era molto più alta di una messa in sicurezza, essendo un ambiente di pregio, e allora a breve manderò una nota a tutti i consiglieri comunali sul tema specifico

Ore 13.14 Fabio Celia precisa di aver ascoltato con attenzione i due Mancuso, Rosario e Filippo, e di non avere le competenze per entrare nel profilo tecnico della vicenda Tfr Dragone. Ma, precisa, “le dinamiche gestionali della faccenda, anche alla luce del particolare caso, mi lasciano perplesso. Qui si parla dello svincolo di una quota-parte per pagare legittimamente delle spettanze (intanto Abramo abbandona l’Aula come fa sempre quando interviene Celia, ndr), però sono venti anni che 100 dipendenti vengono sfruttati da Palazzo De Nobili al lavoro con il contratto di somministrazione della Multiservizi. Parlo di lavoratori – quelli della Catanzaro Servizi – di serie B per cui servirebbero 150mila euro per sanare una serie di situazioni inadeguate e invece noi ne togliamo circa il doppio per retribuire, pur secondo legge, un singolo dirigente o dipendente equiparato a tale figura. Ma questa è la Giunta degli amici come il gestore della piscina Vinicio Caliò, che ha ottenuto una proroga di 3 anni senza aver rispettato alcuna condizione prevista nel bando. Fatti gravissimi di cui il sindaco dovrà rispondere alla città e al sottoscritto che pretende chiarimenti. Solidarietà poi a uno straordinario amministratore come Alessio Sculco, brava pure la sua collega Alessandra Lobello, che sta subendo una serie di problemi fra cui la palettite di Abramo. Ma rabbrividisco anche di fronte alle frasi di Ursino che dopo 20 anni di governo Abramo ha riferito della prima pulitura delle vasche del depuratore. Senza contare che molti di voi hanno tradito Forza Italia per il maledetto interesse

Ore 13.08 Cristina Rotundo si complimenta con la vicepresidente del civico consesso Roberta Gallo. Ma, dice dopo, vorrei soffermarmi su una questione delicata: gli episodi di discriminazione dei bambini disabili del plesso scolastico di Siano-Est. Sulla questione dobbiamo prendere una posizione netta: questi bambini vanno rispettati nella loro dignità

Ore 13.05 Roberta Gallo è sempre più tagliente nei suoi ormai consueti e puntuali interventi, stavolta però parla in versione ambasciatrice di pace. Abbiamo appreso dai giornali della conferenza stampa all’interno del PalaGallo e poi dell’inaugurazione del tratto di strada Lido-Germaneto. Nessuno ci ha avvisato. Io l’ho saputo dall’ottima presidente di Commissione Manuela Costanzo. E non lo dico perché coltivi velleità di fare passerella, ma avendo constatato dello sfaldamento della squadra di centrodestra. Il gruppo è venuto meno, ma l’unità d’intenti è l’unica nostra forza. Il mio partito del resto considera Abramo e Occhiuto due preziose risorse della regione

Ore 12.54 L’ordinario non va a mille, ma l’impegno c’è, lo certifica Antonio Ursino. Sul depuratore Fiorita non può parlare perché non vive a Lido e ha il problema di prendere troppi aerei. L’impianto è stato dissequestrato il 13 agosto del 2018 e la Procura ha chiesto di apportare diversi correttivi per renderlo più adeguato. Ma è stata messa pure una macchinetta, di cui non ricordo il nome, che recupera persino le cicche di sigarette. Saranno pulite per la prima volta le tre vasche, volevo lo dicesse l’assessore. Ma non vogliamo passare per quelli che non fanno niente. Sullo stato del mare, abbiamo verificato che il Corace è sporco e quindi può creare problemi per fare i bagni a Lido. Salvo scarichi abusivi. Festeggio infine perché siamo la penultima città d’Italia, ma in fatto di mancanza di debiti

Ore 12.45 Filippo Mancuso dice a Fiorita: Voi non voterete il centrodestra e quindi preoccupatevi di ciò che vi riguarda. Se saremo uniti, voteremo il candidato che sarà scelto dall’intera coalizione. Abramo alla convention di Occhiuto non è stato invitato e dunque non ci è andato. Sulla persona in questione, andata in quiescenza, preciso che i quasi 600 milioni delle vecchie lire accordatigli sono equiparabili al Tfr di un dirigente. Nulla di anomalo.

Ore 12.33 Roberto Guerriero si sarebbe auspicato una forma di solidarietà al procuratore Nicola Gratteri e al leader sindacale Giuseppe Brugnano (oggetto di minacce da parte di un malavitoso, ndr). Guerriero poi torna sulla vicenda Dragone e dice a Rosario Mancuso: “Tutto giusto sul pagamento del dipendente, ma averlo indicato con nome e cognome soprattutto alla luce del fatto che riceverà 300mila euro non mi sembra un modo serio di procedere. Forse qualcuno voleva che se parlasse. Mi è sembrata una ‘furbata’. Abbiamo molti sospetti sulla vicenda. E forse è roba da Corte dei Conti, ma questo lo vedremo. Intanto permangono forti dubbi sulle anomale modalità di gestione e presentazione di questa pratica che poteva arrivare all’attenzione del Consiglio mesi fa e invece arriva last minute. Ecco perché sono incerto sul fatto se la voterò

Ore 12.24 Rosario Mancuso spiega “con questa pratica non si sta pagando un Tfr, ma si sta affrontando il caso di un dipendente con un mandato preciso che a fine incarico va retribuito. La somma è poi coperta da un avanzo vincolato, che va svincolato. Dragone, per giunta, andava pagato subito e l’ente era addirittura passibile di azione di pignoramento. La somma, anche se ingente, è comunque prevista dalla legge e va corrisposta. Senza se e senza ma”

Ore 12.09 Palla a Riccio, sulla vicenda depuratore forse la colpa è degli Uffici. Ma mi pare ci sia una inadeguatezza generale, anche della parte assessorile. Mi sono mosso in autonomia allora, avendo io trovato un tecnico (un professore universitario di Napoli) che potrebbe offrire la sua preziosa consulenza a titolo gratuito. E si tratta di un indipendente, non legato all’imprenditoria locale. Abramo però ci risponda pure sulla giungla urbana che è diventata Catanzaro, piena di sterpaglie ovunque. Sarebbe il caso che l’assessore al ramo Domenico Cavallaro un ragionamento lo facesse, anche sui cimiteri in cui c’è la savana. Stop pure alle bugie sulla rotatoria di Giovino, lavoro che il Comune non era preparato ad affrontare.

Ore 11.46 Prende la parola Giovanni Merante e torna sulla vicenda Occhiuto. “Abramo ad aprile punta dritto su Mario Occhiuto, sponsorizzandolo, ma poi si lega all’asse Aiello-Gentile. E qualcosa cambia. Eccome. Nel frattempo l’Udc scarica Occhiuto e si ventila che non sarà il futuro candidato a governatore. Tanto è vero che alla sua convention di ieri mancavano tutti, Abramo compreso. Occhiuto, dal canto suo, ha usato parole di fuoco contro Piero Aiello e soprattutto il gruppo Gentile che ha detto di aver sbattuto fuori dal Comune di Cosenza”. Poi spara a zero pure su Occhiuto: Rappresenta vecchie logiche politiche. La Giunta di oggi, considera inoltre, non si potrà certo crogiolare sugli eventi cinematografici

Ore 11.37 Prende la parola Nicola Fiorita e rincara la dose sul consiglio comunale. Ricorda a seguire l’amico e candidato di Cambiavento Carlo Fortunati, prematuramente scomparso, e mette all’indice il sindaco per la vicenda della virata su Occhiuto. La sua spasmodica lotta per la candidatura a presidente, dice, finora non ha avuto buon esito. Poi parla del tetto del PalaGallo, che non sarebbe a norma, e della vicenda del Tfr di Sergio Dragone, ad avviso di Fiorita stranamente inserita in una variazione di bilancio

Ore 11.37 Il presidente del consiglio comunale Marco Polimeni chiarisce sull’Aula Rossa: “E’ stato inserito in Agenda Urbana, voi del centrosinistra sollecitate Oliverio affinché dia i contributi indispensabili”. Poi però, fra lo stupore generale, lo definisce un evento naturale imprevisto (neanche fosse un terremoto)

Ore 11.19 Abramo fa più gaffes del ministro Danilo Toninelli, parola di Sergio Costanzo. La prima è quella su Safe City, incalza il capogruppo di Fare per Catanzaro, su cui è stato molto scorretto. Vicenda sulla quale senza la prescrizione, Abramo non sarebbe più sindaco. Senza contare che i vertici locali di Confindustria lo hanno già sconfessato. E non si illuda che potrà fare lo stesso con Global Strade. E che dire poi della singolare situazione del depuratore per cui Abramo e il suo splendido staff hanno dato la colpa al Corace. Ci sono poi le chicche paletti, funicolare e l’affossamento di Settembre al Parco. Ha inoltre persino parlato degli Uffici stampa, stigmatizzando il ruolo per la citata manifestazione del Parco pur previsto dal bando, mentre egli ha assunto in Comune e Provincia parenti diretti e persone a lui vicine per motivi molto personali. Ma è anche lo stesso sindaco che ha minacciato di denunciare chiunque lo criticherà. La chicca, però, è il doppio golpe fatto a Forza Italia sulla vicenda governatore in cui ha buggerato Mario Occhiuto e il coordinatore provinciale del partito azzurro Mimmo Tallini. Sta poi facendo il giro delle ‘sette chiese’, offrendosi a Lega e, da ultimo, a Fratelli d’Italia. Senza contare, infine, la vicenda Aula Rossa del Comune che resta chiuso da oltre  un anno e mezzo

Ore 11.16 Una voce di bilancio non da poco è per la liquidazione, secondo la vecchia dizione, dell’ormai ex capo ufficio stampa di Palazzo De Nobili, il noto Sergio Dragone un tempo tanto amico dello stesso sindaco ma ora ai ‘ferri corti’ con lui

Ore 11.13 Il sindaco Sergio Abramo, quale titolare della delega al Bilancio, relaziona sulla variazione al bilancio di previsione finanziario 2019-2021

Ore 11.07 Appello in corso mentre i membri dei gruppi Cambiavento e Fare per Catanzaro espongono il lenzuolo “Depuratore? Se ne parla l’anno prossimo”

0re 11.01 C’è una sottile differenza tra informare e portare avanti crociate personali, fuori luogo, ma il ritardo nell’avvio dei lavori è un fatto incontestabile. Stamani solo un’ora e trentacinque minuti di ritardo. Così, tanto per gradire.

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