(D.C.) – Il consiglio comunale odierno, il primo da quando l’emergenza sanitaria per il Coronavirus si è fatta davvero stringente oltreché preoccupante – quasi soffocante, oseremmo dire – non è stato ‘routinario’ come potrebbero essersi fatta l’idea quanti non l’hanno potuto o voluto seguire.
Istituzionale sì, certo, ma nient’affatto scontato e con la novità, non sappiamo se dettata solo da motivi contingenti, della diretta streaming invocata per anni e divenuta realtà solo ai tempi del Covid-19.
Istituzionale sì, certo, ma nient’affatto scontato e con la novità, non sappiamo se dettata solo da motivi contingenti, della diretta streaming invocata per anni e divenuta realtà solo ai tempi del Covid-19.
L’unico problema è che diventa difficile parlare di politica di fronte a quanto sta capitando.
Noi però ci proviamo lo stesso, seppur brevemente e quasi scusandoci per dover fare un lavoro che oggi dovrebbe passare in secondo piano.
Ma tant’è, tentiamo di attenerci a una fredda cronaca leggermente interpretata, che narra di una sorta di mandato bipartisan (poche le eccezioni e non certo riferite alle misure Anticovid19 comunque) nel coro di peana e ‘Forza Sergio’ poche ore fa levatisi dai banchi di maggioranza e opposizione, seppur i ranghi fossero ridotti.
Ma i pochi presenti (appena sufficienti in fase avanzata di lavori a garantire il numero legale alla seduta), e stavolta non è una critica, hanno come premesso strizzato l’occhio ad Abramo. Armonia diffusa, dunque.
A cominciare, dopo quanto emerso dal recente consiglio regionale in cui Mimmo Tallini è stato eletto presidente dell’assemblea di Palazzo Campanella, dalla ritrovata concordia tra Forza Italia e Catanzaro da Vivere.
E che dire del supporto e dei complimenti rivolti al primo cittadino da Lorenzo Costa, ex capogruppo Pd transitato al Misto e poi ad Officine del Sud (dove sta adesso) dopo la scelta di votare Jole Santelli alla tornata dello scorso 26 gennaio, parso assai vicino all’Amministrazione in carica malgrado la vecchia esternazione (soltanto di una manciata di settimane, ma di questi tempi simili a un pugno d’anni) di voler restare a Palazzo De Nobili fedele al mandato di centrosinistra quindi in funzione anti-abramiana ricevuta con il voto.
Una dichiarazione d’intenti sembrata stamani francamente un po’ stridente con i fatti, ma staremo a vedere, anche pensando a quanto detto, in totale accordo con il sindaco, dallo stesso componente del civico consesso sulla Catanzaro Servizi.
Tema su cui invece l’altro Sergio dell’assise, Costanzo, ha espresso perplessità.
Pur conscio come il momento non consenta grossi approfondimenti, viceversa da rinviare.
E proprio al futuro dobbiamo pure noi affidare la riproposizione delle nostre, più o meno calzanti, spigolature politiche