Consiglio Regionale, dibattito si apre sul Corap

Consiglio Regionale rinviato

La vicenda del Corap, il Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive, da alcuni mesi in stato di grave crisi economica e finanziaria, ha occupato la parte iniziale dei lavorio dell’odierno Consiglio regionale. A sollevare il tema è stato il presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha evidenziato la necessità di tutelare i posti di lavoro e la continuità delle funzioni in materia di politiche industriali, chiedendo che si proceda alla definizione di un testo unico attraverso l’esame delle tre proposte di legge presentate nelle ultime settimane sul Corap: la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Michele Mirabello, Orlandino Greco e Giuseppe Giudiceandrea sulla liquidazione coatta amministrativa del Conosorzio regionale Attività produttive, una proposta di legge di iniziativa del consigliere Domenico Giannetta e infine una proposta di legge dei consiglieri Giuseppe Giordano, Demetrio Battaglia, Giuseppe Aieta, Carlo Guccione, Domenico Bevacqua, proposta quest’ultima che prevede la creazione di una Agenzia regionale nella quale possano confluire i lavoratori e il patrimonio del Corap.

Dopo l’intervento del governatore hanno preso la parola, tra gli altri, il capogruppo del Pd, Battaglia, e il consigliere dei Moderati, Franco Sergio, che hanno ricordato ccomenella prossima settimana, il 16 ottobre, si terrà una riunione congiunta della prima e della seconda Commissione del Consiglio regionale finalizzata a elaborare un’unica proposta di legge regionale sul Corap. Favorevoli alla calendarizzazione dei futuri lavori prevista per il Consorzio regionale anche Domenico Giannetta (Fi) e Carlo Guccione (Pd), per il quale “è comunque necessaria un’operazione verità sul Corap, che è stato uno strumento che ha finito per fare solo gli interessi degli ‘amici degli amici’”. Per il capogruppo della Casa delle Libertà, Gianluca Gallo, “il Corap è persino diventato una barzelletta, a causa degli sprechi e di zone d’ombra come quella su una sede di Marocco, sono i segnali di un fallimento. E’ necessario intervenire ma – ha sostenuto Gallo – non è giusto che Oliverio adesso pensi di scaricarsi le responsabilità sollecitando il Consiglio regionale. Bisogna comunque fare sulle responsabilità del disastro Corap”. Arturo Bova, de Democratici Progressisti, ha evidenziato che “non basta cambiare il nome del Corap, attenzione a fare una legge ‘sic et simpliciter’”. Giuseppe Giordano del Pd si è detto “fiducioso che prima e seconda Commissione e Consiglio facciano sintesi, perché c’è l’urgenza di dare una svolta, anche se questo non basta a cancellare quello che è successo”. Giuseppe Giudiceandrea dei Democratici Progressisti, ha ricordato “gli sforzi fatti in questi ultimi anni per mettere mano a ‘calderoni’ come il Corap: bisogna mettere una pietra tombale sulle falle e non si devono bloccare gli accertamenti delle responsabilità. Il Consiglio regionale comunque – ha osservato Giudiceandrea – deve agire in fretta prima della fine della legislatura soprattutto per fare gli interessi dei lavoratori”.

Dopo l’intervento del governatore hanno preso la parola, tra gli altri, il capogruppo del Pd, Battaglia, e il consigliere dei Moderati, Franco Sergio, che hanno ricordato ccomenella prossima settimana, il 16 ottobre, si terrà una riunione congiunta della prima e della seconda Commissione del Consiglio regionale finalizzata a elaborare un’unica proposta di legge regionale sul Corap. Favorevoli alla calendarizzazione dei futuri lavori prevista per il Consorzio regionale anche Domenico Giannetta (Fi) e Carlo Guccione (Pd), per il quale “è comunque necessaria un’operazione verità sul Corap, che è stato uno strumento che ha finito per fare solo gli interessi degli ‘amici degli amici’”. Per il capogruppo della Casa delle Libertà, Gianluca Gallo, “il Corap è persino diventato una barzelletta, a causa degli sprechi e di zone d’ombra come quella su una sede di Marocco, sono i segnali di un fallimento. E’ necessario intervenire ma – ha sostenuto Gallo – non è giusto che Oliverio adesso pensi di scaricarsi le responsabilità sollecitando il Consiglio regionale. Bisogna comunque fare sulle responsabilità del disastro Corap”. Arturo Bova, de Democratici Progressisti, ha evidenziato che “non basta cambiare il nome del Corap, attenzione a fare una legge ‘sic et simpliciter’”. Giuseppe Giordano del Pd si è detto “fiducioso che prima e seconda Commissione e Consiglio facciano sintesi, perché c’è l’urgenza di dare una svolta, anche se questo non basta a cancellare quello che è successo”. Giuseppe Giudiceandrea dei Democratici Progressisti, ha ricordato “gli sforzi fatti in questi ultimi anni per mettere mano a ‘calderoni’ come il Corap: bisogna mettere una pietra tombale sulle falle e non si devono bloccare gli accertamenti delle responsabilità. Il Consiglio regionale comunque – ha osservato Giudiceandrea – deve agire in fretta prima della fine della legislatura soprattutto per fare gli interessi dei lavoratori”.

Redazione Calabria 7

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