Consiglio regionale/ Oliverio: “Sui fondi Ue nostra inversione di tendenza”

Consiglio Regionale rinviato

“C’e’ ancora molto da fare ma con la nostra azione c’e’ un’inversione di trend nella vita della Calabria”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo agli odierni lavori del Consiglio regionale, dedicato al dibattito sullo stato di attuazione della spesa dei fondi europei 2014-2020.

“Vorrei amzitutto – ha esordito Oliverio – che non si perdesse la memoria storica. C’e’ stata la costante della non capacita’ di utilizzare le risorse da parte di diverse stagioni politiche, che hanno visto rincorse affannose negli ultimi tre mesi da parte dei presidenti pro-tempore e delle Giunte pro-tempore, costretti al giro delle sette chiese per non perdere risorse. Quando mi sono insediato a dicembre 2014 e’ capitato anche a me di girare per le sette chiese nel 2015, perchè nella precedente legislatura la Calabria aveva impegnato solo il 47% del programma 2007-2013 e c’erano 850 milioni che si rischiavano di perdere.  Oggi parliamo della programmazione 2014-2020 su cui noi portiamo dati reali: siamo partiti a gennaio 2016 perchè – ha ricordato il governatore calabrese – quando sono arrivato alla guida della regione, a dicembre 2014, ho trovato sulla scrivania gli scatoloni di un programma che non era mai stato spedito all’Unione europea, e l’ho inviato io qualche giorno dopo”.

“Vorrei amzitutto – ha esordito Oliverio – che non si perdesse la memoria storica. C’e’ stata la costante della non capacita’ di utilizzare le risorse da parte di diverse stagioni politiche, che hanno visto rincorse affannose negli ultimi tre mesi da parte dei presidenti pro-tempore e delle Giunte pro-tempore, costretti al giro delle sette chiese per non perdere risorse. Quando mi sono insediato a dicembre 2014 e’ capitato anche a me di girare per le sette chiese nel 2015, perchè nella precedente legislatura la Calabria aveva impegnato solo il 47% del programma 2007-2013 e c’erano 850 milioni che si rischiavano di perdere.  Oggi parliamo della programmazione 2014-2020 su cui noi portiamo dati reali: siamo partiti a gennaio 2016 perchè – ha ricordato il governatore calabrese – quando sono arrivato alla guida della regione, a dicembre 2014, ho trovato sulla scrivania gli scatoloni di un programma che non era mai stato spedito all’Unione europea, e l’ho inviato io qualche giorno dopo”.

“L’Ue ci ha rimandato indietro oltre 250 osservazioni, ci siamo messi a lavoro e a ottobre 2015 abbiamo avuto l’ok dalla Commissione e europea, per essere operativi da gennaio 2016”

“Questo lavoro – ha osservato Oliverio – ha portato al 31 dicembre 2018 all’obiettivo di spesa certificata per 420 milioni rispetto ai 363 milioni di target fissato a livello europeo, quindi siamo a +53 milioni sopra il target, come ha ben riportato Russo”. Oliverio ha poi aggiunto: “Nessuno qui vuole fare trionfalismi, perchè sono fuori luogo in una terra con tanti ritardi, ma noi abbiamo cambiato il trend rispetto alla consuetudine del passato di perdere le risorse, e oggi siamo nel gruppo di testa in Italia e la prima regione del Sud nelle performance sui fondi europei. E questo ha implicazioni concrete nell’economia reale, nel Pil, nell’export, nel sistema delle imprese: fino al 2014 c’era una moria di imprese, cosa che non c’e’ oggi. Certo – ha sostenuto il presidente della Giunta – c’e’ ancora tanto lavoro da fare perchè decenni di ritardi non si colmano con la bacchetta magica, ma abbiamo imboccato una strada nuova. E lo dico a chi fa allarmismo: ho visto un’interrogazione di tre consiglieri di opposizione che parlano di irregolarità, ma dobbiamo fare attenzione, perchè le problematiche citate dai tre consiglieri dell’opposizione sono relative al programma 2007-2013. Non c’e’ nessuna irregolarità da parte nostra, perchè chi ha chiuso i progetti 2017-2013 li ha chiusi in base a procedure previste da leggi e regolamenti comunitari”.

“Attenti – ha rilevato Oliverio – ad assecondare solo il vezzo di alzare polveroni, attenti a utilizzare argomenti non consoni. Sono convinto della buona fede dei tre consiglieri, ma la realtà è  che la nostra programmazione chiuderà gran parte dei progetti nel 2019-2020 con una proiezione ulteriore negli anni successivi”.

Secondo Oliverio, inoltre, “bisogna stare sempre al merito quando si parla di programmi, e qui stiamo parlando di un programma che il 31 dicembre 2018 ha fatto un tagliando dal quale e’ emerso un esito soddisfacente per la Calabria, perchè  non siamo più l’ultima regione d’Italia e la regione incapace di utilizzare le risorse. Abbiamo dimostrato di sapere e potere utilizzare bene le risorse, non più con un’impostazione assistenziale ma con un’impostazione tesa ad alimentare lo sviluppo. Basti pensare – ha spiegato il governatore calabrese – all’aumento dell’export, con oltre 500 milioni trasportati a fronte dei 200 milioni di qualche anno fa. Cito un altro dato: gli studenti universitari che avevano una borsa di studio in Calabria erano nel 2014 il 34% degli aventi diritto, oggi sono il 100%. Parlo di cose concrete per dire che c’è una ricaduta della nostra azione nel corpo vivo della società  calabrese”.

A parere di Oliverio, “ovviamente le condizioni per un ulteriore balzo in avanti dipendono anche da altri strumenti e da altre politiche più generali, anche europee: purtroppo stiamo vivendo una stagione nella quale anche le nostre virtuosità rischiano di essere vanificate. La discussione sul reddito di cittadinanza al Sud, flag tax al Nord deve preoccupare perchè si ritorno a un’impostazione dualista per la quale il Mezzogiorno merita solo un po’ di assistenza ma la ricchezza resta al Nord. Dobbiamo sfatare la leggenda secondo cui – ha rimarcato il governatore – le risorse destinate al Sud sono gettate nel pozzo di San Patrizio dello spreco e delle clientele. E’ questa la sfida delle classi dirigenti del mezzogiorno e noi ci siamo cimentati in questa sfida nell’utilizzo dei fondi comunitari dimostrando capacita’ di produrre sviluppo. C’e’ ancora molto da fare ma c’e’ un’inversione di trend, ed e’ un’inversione di trend storica nella vita della Calabria. Se si vuole stare al merito, evitando fuochi di paglia populistici, e’ evidente – ha concluso Oliverio – che abbiamo invertito il trend e imboccato la strada giusta ed è opportuno andare oltre gli steccati di maggioranza e opposizione. Il 2019 sara’ un anno importante, perchè ci dev’essere una ancora più forte accelerazione, perchè bisogna sostenere i segnali di ripresa ma anche renderli anche più solidi”.

redazione Calabria 7

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