Consiglio regionale, Tallini: “Dal governo solo bugie, vogliamo riappropriarci della sanità”

“Non è un atto di sfida precostituita al Governo. È invece una difesa dell’autonomia di una terra e di un popolo che rischia di pagare prezzi altissimi ad una politica sanitaria nazionale assolutamente fallimentare. In queste ore la verità sta affiorando”. E’ quanto afferma Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale, nel corso della seduta straordinaria apertasi con un minuto di raccoglimento in memoria del presidente della Regione Jole Santelli, scomparsa lo scorso 15 ottobre, seguito da un lungo e commosso applauso dell’aula.

Calabria alla deriva? Ecco di chi è la colpa

Calabria alla deriva? Ecco di chi è la colpa

“Le allucinanti dichiarazioni del commissario Cotticelli – continua Tallini – lasciano senza parole e dimostrano che la Calabria è stata mandata alla deriva da Conte, Di Maio, Speranza”. Secondo Tallini “l’inserimento della Calabria nella zona rossa è priva di ogni logica. I dati in nostro possesso dimostrano che il virus circola in Calabria cinque/sei volte in meno che in Campania, Basilicata e tante altre Regioni inserite nella zona gialla. Il sospetto – più di un sospetto – è che il governo, pur di prorogare per altri tre anni lo stato di commissariamento della sanità calabrese, abbia creato in laboratorio un caso Calabria, bisognevole delle cure amorevoli dei commissari nominati dai Cinquestelle”.

“Noi – ha rilevato il presidente del Consiglio regionale – comprendiamo la rabbia della gente. Comprendiamo anche che se la prenda con la Regione, ma le cose che stanno emergendo in queste ore, nella loro terrificante drammaticità, debbono fare maturare nell’opinione pubblica calabrese che c’è bisogno di una reazione forte, di dignità, una sorta di ‘rivolta delle coscienze’ contro uno Stato centrale che umilia la regione”. Tallini ha quindi aggiunto: “In vari passaggi ministeriali, in vari verbali e circolari ufficiali, è stato ribadito che tutta la gestione delle risorse assegnate alla Calabria per contrastare il virus toccava e tocca alla struttura commissariale e cioè allo stesso governo. È di una gravità assoluta quanto detto dal commissario generale Cotticelli nella trasmissione Rai”.

“Atto di orgoglio”

“La riunione straordinaria dell’Assemblea di oggi non è un atto di eroismo, ma è sicuramente un atto di orgoglio, per difendere la comunità che rappresenta”. Ha esordito così il presidente del Consiglio regionale, Mimmo Tallini in apertura dei lavori odierni dell’Assemblea, convocata in via straordinaria con un solo punto all’ordine del giorno, “Calabria zona gialla”, con il conseguente dibattito sulla situazione della sanità in Calabria dopo la decisione del governo di istituire la “zona rossa” e anche alla luce della novità del giorno, rappresentata dalle dimissioni del commissario Saverio Cotticelli.

“Incapacità del governo pentastellato”

“Cotticelli, dopo molte reticenze, ha ammesso che il Piano Anticovid doveva farlo lui, che il ministero della Salute ci ha messo due mesi per rispondere ad un suo quesito e che solo tra una settimana il Piano sarà pronto. Il commissario governativo doveva fare il Piano Anticovid e il ministero della Salute non ha fatto nulla per metterlo in mora”. Tallini ha quindi parlato delle “tante falsità di questo governo e dei suoi cortigiani. Alla Calabria sono stati assegnati 115 milioni nel quadro della lotta al Covid, ma nelle casse ne sono arrivati solo 45 milioni. Che fine hanno fatto gli altri 70 milioni? Cosa ne ha fatto la struttura commissariale dei 45 milioni assegnati alla Calabria? Ne ha utilizzati solo 30, in maniera nemmeno del tutto trasparente, lasciandone nei cassetti 15 milioni, somma enorme che sarebbe bastata ad aprire 150 posti di terapia intensiva. Conte e Speranza diano conto ai calabresi di questo scempio, di questo indecoroso furto. Chiamino alle loro responsabilità gli inetti che hanno nominato nelle strutture commissariali. E soprattutto ci dicano che fine hanno fatto i 70 milioni mancanti. Noi studieremo con gli uffici legali la possibilità di una grande azione di risarcimento danni nei confronti dei superpagati esperti dei Cinquestelle, responsabili di questo clamoroso ammanco. Dobbiamo chiedere i danni al ministro Speranza e al commissario Cotticelli per la mancata predisposizione del Piano Anticovid. La verità vera è che l’incapacità di governo dei Cinquestelle si è dimostrata in tutta la sua crudezza nella sanità calabrese”.

“Allo studio una legge per riappropriarci della sanità”

“Oggi – ha poi rimarcato Tallini – esprimiamo una volontà politica che è anche un impegno etico verso la nostra gente. Non ci interessa il ritorno elettorale, ci interessa tornare a testa alta dalla nostra gente, che ci chiede aiuto. Se ci sono stati errori della Regione, ci saranno in futuro i momenti di riflessione e di analisi. Con l’atto che andremo ad approvare, oltre ad un estremo tentativo di dialogo con il governo, chiediamo al presidente facente funzioni e alla giunta di predisporre ogni iniziativa anche straordinaria finalizzata a riportare la Calabria – sulla base inoppugnabile dei dati epidemiologici – nel novero delle Regioni di zona gialla. Come presidente del Consiglio darò mandato ad un gruppo di esperti in diritto costituzionale a predisporre una legge regionale che ci faccia riappropriare della competenza in materia sanitaria. Sappiamo – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – che ciò provocherà uno scontro istituzionale, ma non possiamo tirarci indietro. Non ci arrendiamo”.

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