Consorzi bonifica, sindacati: “Comparto da rilanciare”

Personale Arsac, sindacati e lavoratori proclamano lo stato di agitazione

“La difficile condizione in cui versa il sistema consortile regionale, impone a politica, istituzioni e parti sociali un serio confronto per programmare un rilancio complessivo dell’intero comparto”. Lo affermano, in una nota, i sindacati Fai Cisl​ Flai Cgil e Filbi Uil della Calabria.

“Abbiamo sempre assunto – scrivono le federazioni di cetegoria – un atteggiamento propositivo e di proposta per affrontare i quotidiani problemi che attanagliano gli enti consortili della regione, in cui, da troppo tempo, la situazione straordinaria di emergenza è diventata condizione ordinaria.Soltanto grazie al grande impegno, al senso di responsabilità, al sacrificio di lavoratrici e lavoratori in forza ai Consorzi di bonifica, si sono visti garantiti i servizi essenziali.Il recente diffondersi del coronavirus – continua la nota – ha messo a nudo, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutta la fragilità del settore, che fatica a garantire ai propri dipendenti, ridotti peraltro all’osso, di vedersi assicurato quel diritto alla sicurezza economica e all’incolumità fisica, che ogni lavoratore che svolge un’attività così importante dovrebbe avere.Lo scorso 23 aprile abbiamo fatto richiesta all’assessore all’Agricoltura della Regione, Gianluca Gallo – rendono noto i sindacati – di un incontro urgente, chiedendo, per l’importanza dei temi da affrontare, la partecipazione della stessa URBI Calabria, dato il cruciale ruolo di coordinamento che essa svolge nei riguardi degli Enti consortile regionali. Un incontro regionale, il cui argomento riguarda la situazione complessiva del settore e delineare un preciso quadro sul suo stato salute, a dir la verità precario, e lavorare insieme sulle linee di intervento per dare un cambio passo a una realtà che da anni pare immobile: mensilità continuamente in ritardo, prossima campagna irrigua e, da ultimo, il comportamento di qualche Ente, che si arroga il diritto a prendere decisioni unilaterali, in chiara violazione ad intese regionali”. Per i sindacati “è assolutamente necessario che ci sia più attenzione e meno distrazioni su un settore importante per l’agricoltura e per la tutela del territorio. Il settore della bonifica, infatti, con le sue funzioni e attività costituisce un servizio fondamentale per la presenza dell’uomo e per le sue attività rappresentando un baluardo (poco riconosciuto) non solo per il settore agricolo ma nella difesa del suolo, lotta al dissesto idrogeologico e sicurezza del territorio. Un settore fortemente strategico – si legge nel dcuemnto – che connette risorse ambientali e opportunità di sviluppo.Oggi, in questo contesto, non abbiamo bisogno di divisioni ma di investimenti e idee innovative per un settore importante per il territorio e l’agroalimentare calabrese.Ribadiamo pertanto il nostro invito a un serio, partecipato, condiviso confronto, alieno da giudizi preconcetti, che veda governo regionale, sindacati, consorzi di bonifica e associazioni datoriali fare squadra, lavorare insieme verso l’unico obiettivo auspicabile: il rilancio di questo settore, irrinunciabile per il futuro di tutta la regione”.

“Abbiamo sempre assunto – scrivono le federazioni di cetegoria – un atteggiamento propositivo e di proposta per affrontare i quotidiani problemi che attanagliano gli enti consortili della regione, in cui, da troppo tempo, la situazione straordinaria di emergenza è diventata condizione ordinaria.Soltanto grazie al grande impegno, al senso di responsabilità, al sacrificio di lavoratrici e lavoratori in forza ai Consorzi di bonifica, si sono visti garantiti i servizi essenziali.Il recente diffondersi del coronavirus – continua la nota – ha messo a nudo, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutta la fragilità del settore, che fatica a garantire ai propri dipendenti, ridotti peraltro all’osso, di vedersi assicurato quel diritto alla sicurezza economica e all’incolumità fisica, che ogni lavoratore che svolge un’attività così importante dovrebbe avere.Lo scorso 23 aprile abbiamo fatto richiesta all’assessore all’Agricoltura della Regione, Gianluca Gallo – rendono noto i sindacati – di un incontro urgente, chiedendo, per l’importanza dei temi da affrontare, la partecipazione della stessa URBI Calabria, dato il cruciale ruolo di coordinamento che essa svolge nei riguardi degli Enti consortile regionali. Un incontro regionale, il cui argomento riguarda la situazione complessiva del settore e delineare un preciso quadro sul suo stato salute, a dir la verità precario, e lavorare insieme sulle linee di intervento per dare un cambio passo a una realtà che da anni pare immobile: mensilità continuamente in ritardo, prossima campagna irrigua e, da ultimo, il comportamento di qualche Ente, che si arroga il diritto a prendere decisioni unilaterali, in chiara violazione ad intese regionali”. Per i sindacati “è assolutamente necessario che ci sia più attenzione e meno distrazioni su un settore importante per l’agricoltura e per la tutela del territorio. Il settore della bonifica, infatti, con le sue funzioni e attività costituisce un servizio fondamentale per la presenza dell’uomo e per le sue attività rappresentando un baluardo (poco riconosciuto) non solo per il settore agricolo ma nella difesa del suolo, lotta al dissesto idrogeologico e sicurezza del territorio. Un settore fortemente strategico – si legge nel dcuemnto – che connette risorse ambientali e opportunità di sviluppo.Oggi, in questo contesto, non abbiamo bisogno di divisioni ma di investimenti e idee innovative per un settore importante per il territorio e l’agroalimentare calabrese.Ribadiamo pertanto il nostro invito a un serio, partecipato, condiviso confronto, alieno da giudizi preconcetti, che veda governo regionale, sindacati, consorzi di bonifica e associazioni datoriali fare squadra, lavorare insieme verso l’unico obiettivo auspicabile: il rilancio di questo settore, irrinunciabile per il futuro di tutta la regione”.
Redazione Calabria 7

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