Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Attesa per questo pomeriggio la conferenza stampa del premier. La chiusura di bar e ristoranti dalle 18 è rimasto un punto fermo per il Governo, nonostante il duro braccio di ferro con le Regioni. Unica concessione alle richieste dei governatori, che volevano la chiusura alle 23, è stata l’apertura di bar e ristoranti la domenica e i festivi. Decisiva sarebbe stata l’opinione degli esperti del Cts, che vedono nell’apertura domenicale un’alternativa utile per evitare la riunioni famigliari. Il Dpcm resterà in vigore fino al prossimo 24 novembre
Nodo scuola
Nodo scuola
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.
Feste a casa
Con riguardo alle abitazioni private, «è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza» si legge nella bozza. La stessa bozza dice che «è fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi».
Stop a feste dopo matrimoni e cerimonie
Niente più banchetti e ricevimenti dopo matrimoni, comunioni e battesimi. «Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto – si legge nel documento – ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose».
Spostamenti tra Regioni
La raccomandazione sugli spostamenti rimane generica, è stato eliminato il riferimento ai movimenti fuori dal Comune e dunque è sempre consentito anche lo spostamento tra Regioni. Nel Dpcm è scritto: «È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».
Stop a palestre, cinema e teatri
Il Dpcm appena firmato inaugura una nuova serrata a palestre, piscine, teatri, in generale luoghi di aggregazione. Stop anche per bingo e sale scommesse.
Possibile chiusura delle piazze alle 21
«Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».
Stop a convegni e congressi “in presenza”
“Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza”.
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