Contestato danno erariale per oltre un milione a Paola, in 17 sotto inchiesta

I finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, su delega della Procura regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Catanzaro, hanno notificato un provvedimento di “invito a dedurre”, afferenti la contestazione di un danno erariale per oltre un milione di euro, derivante da irregolarità riconducibili alla gestione del servizio idrico integrato, nei confronti di 17 soggetti tra assessori, dirigenti e tecnici della precedente ed attuale amministrazione del comune di Paola.

L’indagine contabile –  su delega del vice Procuratore Generale , Giovanni di Pietro – ha riguardato la verifica e l’approfondimento degli istituti giuridici, previsti dal codice dei contratti pubblici utilizzati per la gestione del servizio idrico integrato comunale, nonché sul rispetto degli accordi contrattuali convenuti tra le parti. L’attività di polizia erariale ha acclarato un consolidato sistema di irregolari affidamenti “temporanei” attraverso determinazioni mensili dei responsabili del settore lavori pubblici e appalti succedutisi nel tempo, su input dell’amministrazione comunale pro-tempore. Gli addebiti contestati attengono ad un modus operandi caratterizzato da affidamenti assegnati in assenza di qualsivoglia forma, anche minima, di comparazione con ditte e società operanti nel settore.

L’indagine contabile –  su delega del vice Procuratore Generale , Giovanni di Pietro – ha riguardato la verifica e l’approfondimento degli istituti giuridici, previsti dal codice dei contratti pubblici utilizzati per la gestione del servizio idrico integrato comunale, nonché sul rispetto degli accordi contrattuali convenuti tra le parti. L’attività di polizia erariale ha acclarato un consolidato sistema di irregolari affidamenti “temporanei” attraverso determinazioni mensili dei responsabili del settore lavori pubblici e appalti succedutisi nel tempo, su input dell’amministrazione comunale pro-tempore. Gli addebiti contestati attengono ad un modus operandi caratterizzato da affidamenti assegnati in assenza di qualsivoglia forma, anche minima, di comparazione con ditte e società operanti nel settore.

Difatti, dall’acquisizione di varie offerte di gestione del servizio idrico, ottenute interpellando altri operatori economici del precipuo settore, si è avuto modo di determinare un canone mensile medio, risultato di gran lunga inferiore rispetto a quello corrisposto alle due società affidatarie del servizio, le quali, nel rispettivo periodo di affidamento, hanno di fatto operato in regime monopolistico. In conseguenza di tali condotte, è stato cagionato un grave pregiudizio in termini di maggiori costi sostenuti illegittimamente dal Comune
di Paola. L’approfondita attività di analisi ha fatto emergere, inoltre, ingiustificati esborsi scaturenti
da compensazioni per lavori inesistenti e per prestazioni irregolari.

Gli ingiustificati esborsi pubblici, ascrivibili ai membri delle due giunte ed ai tecnici responsabili del servizio che hanno amministrato il comune di Paola dal 2016 al 2020, ammontano oltre 1 milione di euro: gli importi sono stati addebitati sulla base del rispettivo periodo di amministrazione dell’Ente. L’odierna indagine si colloca nel solco degli obiettivi strategici della guardia di finanza e testimonia il costante impegno profuso dal corpo nel contrastare le condotte che pregiudicano le uscite del bilancio nazionale, regionale e degli enti locali, con particolare riguardo agli illeciti ed alle violazioni delle norme che regolano la disciplina dei contratti pubblici.

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