“Alle trenta persone che sono fuori rispondono milioni di italiani. Il lavoro sarà vero, sarà tanto e sarà per il territorio e non ci saranno piu migliaia di traghetti a inquinare il mare, ma ci saranno treni che non inquinano e ci saranno meno immissioni in acqua”. Lo ha dichiarato il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, in merito alla manifestazione dei “No Ponte” presenti a Messina – con cartelli, bandiere e magliette – per il convegno “Il ponte sullo Stretto infrastrutture e trasporti per unire l’Italia” organizzato da Cisl, Filca Cisl e Fit-Cisl. “Il ponte unirà finalmente l’Italia, dopo 50 anni di chiacchiere e soldi spesi, creerà 100mila posti di lavoro soprattutto per i giovani siciliani e calabresi, ripulirà l’ambiente, il mare, l’aria e sarà una opportunità per le imprese di tutta Italia oltre che l’indicazione di quanto l’ingegneria in Italia sia la migliore al mondo. Il ponte – prosegue – costerà al massimo 13 miliardi e mezzo. E’ indicato nel Def, quella è una quota massima. Conto che possa costare anche di meno ma costerà meno della metà di quanti gli italiani hanno pagato in reddito di cittadinanza con la differenza che il reddito non lascia traccia, il ponte è invece una infrastruttura che verrà usata da tutti. Oggi è una giornata importante perché nascerà la società stretto di Messina e avrà l’onere di portare a termine l’opera piu green del secolo”.
“Il completamento di un investimento”
“Il completamento di un investimento”
Per il ministro Salvini per il ponte sarà la volta buona dopo tanti anni che si parla dell’opera: “La differenza è che 50 anni fa non c’erano tutte le condizioni, oggi stiamo spendendo 20 miliardi in Sicilia e in Calabria per strade, autostrade e ferrovie. Il ponte è un completamento di un investimento che non c’è mai stato, a quelli che dicono che il ponte da solo non serva rispondo che noi stiamo intervenendo sulla Palermo, Catania, Messina e sulla Salerno-Reggio Calabria”. Il ponte “è un anello di congiunzione fondamentale , gran parte del denaro sarà pubblico ma sono convinto che nei prossimi anni arriveranno tanti investimenti di privati dall’Italia e anche dall’estero che sono interessati a un’opera straordinaria che non ha eguali al mondo come la cupola di Brunelleschi e gli italiani sono bravi”.
“La più grande operazione antimafia”
Secondo il ministro alle Infrastrutture Salvini “il Ponte di Messina sarà la più grande operazione antimafia di questi 50 anni. Dove c’è lavoro e speranza, fiducia – ha aggiunto – soprattutto per i giovani la mafia e la ndrangheta non attecchiscono. Ringrazio la Cisl perchè è fondamentale l’apertura mentale. Questa è una infrastruttura che creerà lavoro e ricchezza. La Cisl e Sbarra criticheranno quando lo riterranno, ma se ogni tanto arriva un sì va benissimo. Non ci si può sedere al tavolo con i no precostituiti. Così ringrazio la Cisl per la sua apertura al dialogo”. Inoltre – conclude – “l’Europa ci aiuterà, il commissario europeo è informato, interessato e affascinato dal progetto. E poi conto che la Banca europea degli investimenti una volta che ci saranno tutte le autorizzazioni, comprese quelle ambientali, ci dia anche una mano finanziaria. Chi contesta dicendo che non si creerà lavoro e non si aiuterà l’ambiente, dice il falso”.