di Antonio Battaglia – A testa altissima, dopo una prova di grande cuore e determinazione. L’avventura in Coppa Italia del Cosenza si interrompe al quarto turno eliminatorio. Al “Tardini”, il Parma conquista la qualificazione al termine di un match molto equilibrato e aperto fino all’ultimo istante. I Lupi rossoblù, con piglio offensivo e mentalità da big, hanno dimostrato anche in questa occasione di essere nel pieno di un convincente percorso di crescita. Pesano sul piatto della bilancia un paio di buone occasioni divorate, oltreché la disattenzione sul secondo gol avversario, e il dubbio fallo da rigore a dieci minuti dalla fine. Non basta il gol di Corsi per tentare l’impresa storica, ma gli uomini di Occhiuzzi tornano in Calabria con una grande dose di soddisfazione in saccoccia.
Formazioni e scelte tattiche
Formazioni e scelte tattiche
Liverani, come da previsione, applica un consistente turnover: davanti al confermato Sepe, agisce una linea difensiva a quattro che vede l’esordio di Busi a destra, con Ricci a sinistra e la coppia centrale formata da Iacoponi e Osorio. In mediana spazio a Nicolussi Caviglia con Brugman in regia e Kurtic sulla sinistra. In avanti, infine, Brunetta e Karamoh assistono la punta centrale Cornelius.
Qualche novità anche nel classico 3-4-1-2 della formazione ospite. Davanti a Falcone spazio a una difesa a tre formata da Tiritiello, Schiavi e Idda. A centrocampo Corsi e Bouah assistono sulle fasce la mediana composta da Sciaudone e Ba, mentre Kone agisce da rifinitore alle spalle del tandem offensivo Sacko-Petre.
Primo tempo
Nei primi minuti di gioco il Cosenza gioca a viso aperto e prova subito qualche affondo nella metà campo avversaria. La prima emozione di gara, tuttavia, la crea la formazione di casa al minuto 11, quando Nicolussi Caviglia scalda i guantoni di Falcone con una insidiosa conclusione dalla distanza. Il forcing blucerchiato prosegue e soli due minuti dopo la formazione di Liverani trova il vantaggio: Kone perde il pallone a centrocampo e viene recuperato da Brugman, dopo un rimpallo il pallone arriva a Brunetta che, tutto solo in area di rigore, batte Falcone.
L’argentino si ripete sei minuti dopo, quando si libera e calcia forte con il sinistro obbligando Falcone all’intervento. La reazione rossoblù arriva al 20’ con Petre, che tenta il cross al centro dalla sinistra ma finisce per regalare il pallone a Sepe. L’attaccante rumeno si rende pericoloso anche cinque minuti dopo con un calcio di punizione che, complice una deviazione, termina di poco alto sopra la traversa. La squadra di casa cala e lascia spazio all’iniziativa dei rossoblù, che macinano gioco nel tentativo di scardinare l’organizzato meccanismo difensivo.
Al 38’, ecco il meritato gol del pari: Bouah salta secco Ricci e mette in mezzo per Corsi, che tutto solo a centro area fredda Sepe. Nemmeno il tempo di esultare che dopo pochi secondi il Parma si riporta avanti: cross dalla destra di Busi, Godoy Cruz viene lasciato colpevolmente solo a centro area e libero di colpire al volo per il 2-1 blucerchiato.
Secondo tempo
Ripresa in crescendo per i Lupi, che al 50’ sfiorano clamorosamente il pari: bel cross dalla sinistra di Corsi, pallone in area per Bouah che da ottima posizione non riesce a spingere in porta. La reazione blucerchiata si materializza al 52’, quando Brunetta calcia a botta sicura trovando il salvataggio provvidenziale sulla linea da parte di Schiavi.
Occhiuzzi intuisce il momento e decide di inserire forze fresche: fuori Sciaudone e Kone, dentro Brrucini e Bahlouli. Il Cosenza prova ad alzare il baricentro, ma non trova varchi a fronte dell’organizzata difesa avversaria. Al 61’, altra chance per il Parma: cross pericoloso a centro area di Karamoh, Tiritiello libera in corner rischiando l’autogol.
Il Parma continua a insistere e, prima con Brunetta e in seguito con Nicolussi Caviglia, impensieriscono la retroguardia ospite. Al 71’, però, è il Cosenza a divorarsi clamorosamente il gol con Sacko che tutto solo in area si fa ipnotizzare da Sepe. Il tecnico silano continua a inserire forze fresche con gli ingressi di Bouah e Baez e la squadra ne trae giovamento: il pressing si alza progressivamente e, di conseguenza, il centrocampo blucerchiato soffre.
Al 79’, episodio dubbio con un evidente tocco di mano in area da parte di Osorio che il direttore di gara giudica regolare. Il match rimane aperto a qualsiasi risultato e gli uomini rossoblù continuano a spingere come forsennati, ma nel finale è Falcone a salvare il risultato con una grande parata su Camara. E’ l’ultimo lampo di un match che lascia un mix di amarezza e soddisfazione in casa silana.