Coppia intossicata dalle esalazioni della caldaia: muore un 21enne

L'impianto di riscaldamento era nuovo, nonché installato nel residence durante i recenti lavori di ristrutturazione, ed era stato controllato pochi giorni prima

Un 21enne campano è morto a seguito di intossicazione da monossido di carbonio mentre si trovava all’interno di un residence a Segrate (Milano), a poca distanza dall’aeroporto di Linate. Un altro 24enne, pure lui campano, è stato invece trasportato in gravi condizioni in ospedale. I due sono stati soccorsi nella struttura in via Carducci 7 attorno alle 12.25. L’appartamento si trova al piano terra del residence, ed era occupato dal ragazzo di 24 anni da ottobre, grazie a una convenzione con l’azienda per cui era in stage dopo essersi trasferito a Milano dalla Campania.

A qualche giorno dalla tragedia emergono i primi accertamenti: come riporta Fanpage.it., l’impianto di riscaldamento infatti era stato già controllato un paio di giorni prima. L’impianto era nuovo, nonché installato nel residence durante i recenti lavori di ristrutturazione. Ora, per capire meglio quanto accaduto, il pubblico ministero Luigi Luzi, incaricato delle indagini, ha disposto una consulenza per analizzare l’intero impianto e capire se un guasto sia stata la causa delle fuoriuscita del gas letale. Nei prossimi giorni intanto verrà effettuata l’autopsia sul cadavere di Francesco Mazzacane. Intanto il compagno Pietro Caputo, resta ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda di Milano. Il ragazzo è ancora gravissimo: non ha ancora ripreso conoscenza. Resta ancora da sciogliere tutti i dubbi sul caso: la Procura ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo e lesioni colpose gravissime il proprietario e rappresentante legale del Linate Residence. Davanti agli inquirenti dovrà chiarire tutti i dettagli dei lavori e controlli al residence.

A qualche giorno dalla tragedia emergono i primi accertamenti: come riporta Fanpage.it., l’impianto di riscaldamento infatti era stato già controllato un paio di giorni prima. L’impianto era nuovo, nonché installato nel residence durante i recenti lavori di ristrutturazione. Ora, per capire meglio quanto accaduto, il pubblico ministero Luigi Luzi, incaricato delle indagini, ha disposto una consulenza per analizzare l’intero impianto e capire se un guasto sia stata la causa delle fuoriuscita del gas letale. Nei prossimi giorni intanto verrà effettuata l’autopsia sul cadavere di Francesco Mazzacane. Intanto il compagno Pietro Caputo, resta ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda di Milano. Il ragazzo è ancora gravissimo: non ha ancora ripreso conoscenza. Resta ancora da sciogliere tutti i dubbi sul caso: la Procura ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo e lesioni colpose gravissime il proprietario e rappresentante legale del Linate Residence. Davanti agli inquirenti dovrà chiarire tutti i dettagli dei lavori e controlli al residence.

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