(D.C.) – Le feste natalizie e di inizio d’anno sono, sotto il profilo della cristianità, un lungo periodo tradizionalmente dedicato alle azioni liturgiche solenni che tocca anche i cuori più freddi, i quali si fermano a contemplare Dio nel Bambino Gesù adagiato in un’umile mangiatoia.
Natale, insomma, è una parentesi d’amore che intenerisce e riscalda gli uomini, uniti nella fratellanza, mentre indulgono alla tenerezza e all’attenzione verso il prossimo.
Natale, insomma, è una parentesi d’amore che intenerisce e riscalda gli uomini, uniti nella fratellanza, mentre indulgono alla tenerezza e all’attenzione verso il prossimo.
Ecco perché, anche Chiaravalle, come tante altre parrocchie e comunità ecclesiali e civili anche quest’anno ha vissuto una serata di inno al Bambinello universalmente celebrato, dedicandogli una serenata.
Ad arricchire l’evento, la presenza di diverse corali del territorio (le Parrocchie di Santa Teresa di Giovino, Chiaravalle, Simbario e Argusto) esibitesi ognuna con tre brani. Fra queste anche la Theotokos, nata per volontà di frate Tino Pio Sanna, espressione della Comunità dei Piccoli Missionari della SS. Trinità, attualmente ospitati dalla Casa Nazareth (situata nella zona fra Copanello e Stalettì), che nel suo 18. anno di attività, iniziata proprio a Chiaravalle quando era ubicata nella medesima cittadina, ha rinverdito il “ricordo” di quanto fatto al servizio della gioia in un contesto di alta spiritualità.
E non poteva essere altrimenti, considerato la meritoria opera espletata dal citato fondatore, frate Sanna, giunto in Calabria dalla Sardegna venti anni fa per partecipare alla nascita della Comunità dei Piccoli Missionari della Trinità, riconosciuta e valorizzata, pure dall’allora Pastore diocesano Antonio Cantisani.
L’animo nobile e la vena artistica del religioso Sanna, che vantava peraltro esperienze di corali nella terra natia, sono state decisive per accogliere cantori e musicisti di diverse realtà parrocchiali, e non solo, condividendo il talento dell’arte che eleva lo spirito e facilita le relazioni tra le persone.
La stessa impronta su cui sono trascorsi 18 lunghi anni di scuola di vita e studio della musica e delle tecniche canore utili a migliorarsi. Quasi un ventennio, insomma, che ha scritto una storia di volti, concerti e animazione liturgica di alto livello.
Come dimenticare, a riguardo, le mirabili performance in giro per la regione tra la cattedrale normanna di Cosenza e la Casa rifugio delle anime di Paravati su espressa richiesta dall’indimenticata e compianta mistica Natuzza Evolo.
E che dire poi dei tanti concerti in Sardegna, fra l’Isola della Maddalena, Alghero, Sedini e Sassari, in cui ancora ricordano gli artisti calabresi con le loro indimenticabili melodie e le trascinanti voci. Analoghe emozioni vissute nella basilica dell’Immacolata di Catanzaro, in occasione della rassegna ‘Settembre al Parco’ su input dell’amministrazione provinciale.
Ma degni di nota sono state anche le esibizioni di San Pietro in Guarano, Girifalco, Vallefiorita, Staletti, Amaroni, Palermiti, Squillace, Montepaone, San Vito sullo Jonio, Cenadi, Soverato, Gasperina, Mandaradoni, Chiaravalle, Novalba, Cardinale, Vallelonga, Serra San Bruno, San Nicola da Crissa, Simbario, Sant’Andrea, Satriano, Laganosa, Davoli (Superiore e Marina), Isca, Santa Caterina, Squillace Lido e ancora la città capoluogo (nella parrocchia di San Massimiliano Kolbe nei pressi del centro commerciale Le Fontane).
Una menzione speciale la merita, infine, l’animazione delle solenni celebrazioni delle Sante Messe di diverse edizioni dei Giochi Senza Confini proposti dal Centro sportivo provinciale catanzarese del Csi, trasmesse in diretta su Rai1 e Sat2000.
Momenti frutto del grande impegno profuso nel tempo da Sanna e dai componenti della Corale, provenienti pure loro dai più disparati centri con il sogno di cementare e unire una comunione tra la persone e le Comunità.
