di Mirko Monterosso – “Ho già avuto una bella vita, usate il ventilatore per i più giovani.” E’ stata questa la decisione di un’anziana belga di 90 anni, Suzanne Hoylaerts, morta nei giorni scorsi di coronavirus. Ha rifiutato il ventilatore ed è morta poco dopo. Suzanne si è resa protagonista di un estremo atto d’amore rifiutando le cure in terapia intensiva per lasciare posto a chi ha ancora tutta la vita davanti. La donna era infatti stata ricoverata in ospedale il 20 marzo, dopo la comparsa dei primi sintomi di Covid-19, come difficoltà respiratorie e mancanza di appetito.
Le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate. A quel punto i medici le hanno consigliato di ricorrere al ventilatore polmonare, ma lei ha rifiutato: “Ho già vissuto abbastanza, ho avuto una bella vita – ha detto ai sanitari -. Non voglio la respirazione artificiale, potrebbe servire a qualcun altro”. Dopo soli due giorni Susanne è deceduta.
Le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate. A quel punto i medici le hanno consigliato di ricorrere al ventilatore polmonare, ma lei ha rifiutato: “Ho già vissuto abbastanza, ho avuto una bella vita – ha detto ai sanitari -. Non voglio la respirazione artificiale, potrebbe servire a qualcun altro”. Dopo soli due giorni Susanne è deceduta.
Devastata dal dolore sua figlia, al quotidiano olandese Het Laatste Nieuws, ha detto: “Non posso dirle addio e non ho nemmeno la possibilità di partecipare al suo funerale. Non so neanche dove abbia potuto contrarre il Coronavirus, dal momento che era sempre a casa ed osservava scrupolosamente tutte le misure di restrizione”. In Belgio è stata anche registrata la vittima più giovane d’Europa: si tratta di una bambina di 12 anni. La piccola è deceduta nelle scorse ore dopo essere stata ricoverata con i tipici sintomi della malattia.