(D.C.) – I bisogni reali delle persone ai tempi del Coronavirus, in fila in decine come per il pane durante la seconda guerra mondiale per tanto tempo, presi in carico da qualche operatore economico filantropo della città e da chi, comunque sia, può fare qualcosa di concreto per la povera gente o per quanti al momento neppure hanno di che sfamarsi.
Succede a Catanzaro.
Succede a Catanzaro.
E curiosamente di fronte all’ex principale palazzo del potere calabrese.
Ci riferiamo a quell’Alemanni, per decenni sede della presidenza della giunta regionale prima che la Citradella dell’area di Germaneto fosse cosa fatta.
E lì, proprio lì, infatti che il cibo gratis va ‘a ruba’ fino al punto che le forze dell’ordine a cui spetta il compito di disciplinare e per così dire sovrintendere alle operazioni di distribuzioni a un certo punto decidono di chiudere tutto, essendo in troppi ad attendere una busta con gli alimenti primari.
Ma la scelta, saggia e obbligata allo stesso tempo, è di affidare la benemerita iniziativa di solidarietà alla come ovvio più organizzata Protezione Civile.