A dicembre l’Italia avrà a disposizione le prime dosi di vaccino per il Coronavirus. A dirlo, con il beneficio del dubbio, è il premier Giuseppe Conte nel corso della presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, “Perché l’Italia amò Mussolini (e come ha resistito alla dittatura del Covid)”. “Se le ultime fasi di preparazione (il cosiddetto ‘rolling value’) del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca saranno completate nelle prossime settimane – ha detto Conte – le prime dosi saranno disponibili all’inizio di dicembre”.
Adesso la discussione si sposterà su chi dovranno essere i primi a ricevere le dosi disponibili: l’attenzione naturalmente è rivolta alle categorie considerate più a rischio, quindi anziani e persone con patologie severe, oltre a medici e personale sanitario.
Adesso la discussione si sposterà su chi dovranno essere i primi a ricevere le dosi disponibili: l’attenzione naturalmente è rivolta alle categorie considerate più a rischio, quindi anziani e persone con patologie severe, oltre a medici e personale sanitario.
Il premier ha parlato di due, tre milioni di dosi disponibili per inizio dicembre. Per altre dosi si dovrà aspettare qualche altra settimana, probabilmente l’anno nuovo. “La Commissione europea – ha detto ancora il premier – ha commissionato ad AstraZeneca e ad altre società alcune centinaia di milioni di dosi. Penso che per contenere completamente la pandemia dovremo aspettare comunque la prossima primavera”.