“Domani riapriranno le scuole della città di Vibo Valentia in assoluta sicurezza. I dati epidemiologici si sono assestati nella città e nella frazione di Piscopio” . Lo ha annunciato il sindaco Maria Limardo nel corso di una conferenza stampa . “La decisione – ha detto la Limardo – è in linea con la cornice nazionale, sia sul piano legislativo che giurisprudenziale. Le scuole elementari e medie devono essere in presenza. Questo per la disposizione di carattere nazionale”. Nei giorni scorsi intanto è stato effettuato uno screening. Dei 2764 bambini (sui 3.674 totali) che frequentano le scuole delle città capoluogo e che si sono sottoposti ai tamponi, due soli sono risultati positivi al test. Restano a casa gli studenti delle superiori.
“Il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì – rimarca ancora la Limardo – aveva disposto la sospensione delle attività in presenza. Un’ordinanza, giova qui ricordarlo, che è stata sospesa dal Tar e che ha imposto la riapertura delle scuole. Spirlì ha fatto appello al Consiglio di Stato che si è espresso negli stessi termini del Tar. Le scuole, quindi, devono riaprire in presenza. Anche la mia ordinanza di sospensione delle attività scolastiche in presenza è stata impugnata da un gruppo di genitori che hanno ottenuto dal Tar la sospensione della stessa imponendomi, nei fatti, di riaprire le scuole. Questo – conclude la Limardo – è il quadro nel quale sono stata obbligata a muovermi”.
“Il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì – rimarca ancora la Limardo – aveva disposto la sospensione delle attività in presenza. Un’ordinanza, giova qui ricordarlo, che è stata sospesa dal Tar e che ha imposto la riapertura delle scuole. Spirlì ha fatto appello al Consiglio di Stato che si è espresso negli stessi termini del Tar. Le scuole, quindi, devono riaprire in presenza. Anche la mia ordinanza di sospensione delle attività scolastiche in presenza è stata impugnata da un gruppo di genitori che hanno ottenuto dal Tar la sospensione della stessa imponendomi, nei fatti, di riaprire le scuole. Questo – conclude la Limardo – è il quadro nel quale sono stata obbligata a muovermi”.