di Alessandro Manfredi – La paura, un sentimento che ogni essere umano prova. Chi più, chi meno, ognuno con le proprie forme, le proprie ansie e la propria mente.
Per quanto sia alla fine semplicemente un sentimento, generato dall’istinto di sopravvivenza, la paura è fisicamente concreta. La si sente, la si tocca, ma non la si vede. Perché è dentro di noi. Nell’epoca che stiamo vivendo, in un momento che rimarrà indelebile nella storia dell’umanità, nei giorni del Coronavirus, la paura ha giocato e gioca un ruolo fondamentale dentro di noi. Ed allora dobbiamo affrontarla.
Per quanto sia alla fine semplicemente un sentimento, generato dall’istinto di sopravvivenza, la paura è fisicamente concreta. La si sente, la si tocca, ma non la si vede. Perché è dentro di noi. Nell’epoca che stiamo vivendo, in un momento che rimarrà indelebile nella storia dell’umanità, nei giorni del Coronavirus, la paura ha giocato e gioca un ruolo fondamentale dentro di noi. Ed allora dobbiamo affrontarla.
Tante persone in Italia, tanti calabresi, sono costretti dal Covid-19 a rimanere in casa. Perché fa paura, è molto contagioso. Ed è uno shock oggettivo per individui come noi, abituati a correre. Ad un tratto ci hanno detto di fermarci. Di chiuderci in casa. Serve il permesso per uscire, devono esserci motivi validi e si rischiano sanzioni nel violare le disposizioni governative. Tutto questo lo abbiamo analizzato con l’aiuto dello psicologo catanzarese, Simone Napolitano. Nel video in alto la sua intervista, utile per i tanti consigli sul come affrontare questi difficili giorni e per coloro che vorranno trovare un conforto ad una sensazione che tutti abbiamo e di cui non ci si deve vergognare. La paura fa parte della nostra vita e conoscerla, capirla, amarla, ci fa rende più completi.