Tamponi di controllo su tutti i migranti che vivono nei centri di accoglienza di Amantea sono stati disposti dal personale medico e sanitario della task force anti-Covid istituita dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. L’obiettivo è monitorare costantemente la situazione per evitare il propagarsi dell’epidemia. Per tutti coloro i quali il tampone darà esito negativo finirà la quarantena e si potrà tornare a circolare liberamente sul territorio di residenza. Le persone positive, invece, continueranno la quarantena in uno stabile vicino al Cas Ninfa Marina. Sarebbero un centinaio i tamponi eseguiti. Risultati attesi nelle prossime ore.
I Cas e i focolai tra i migranti
I Cas e i focolai tra i migranti
L’esasperazione dei cittadini di Amantea nasce dal fatto che da qualche mese a questa parte la città sembra essersi trasformata in un centro di isolamento Covid per migranti. Attualmente, infatti, si sarebbero riscontrati 67 casi di positività tra i ragazzi divisi nei Centri di accoglienza straordinaria e alcuni appartamenti sparsi per la città. Una situazione che richiede il costante presidio da parte di esercito e forze dell’ordine per prevenire ed evitare, come già accaduto, fughe incontrollate di migranti. Migranti possibilmente infetti e quindi portatori e diffusori del virus. Del resto, che la situazione sia seria e preoccupante lo si evince dal continuo aumento di contagi. Una catena che sembra essere partita dal Cas Ninfa Marina per estendersi fino alcuni cittadini del Bangladesh impiegati presso alcune aziende agricole della zona e risiedono in stabili privati tra Amantea e Campora San Giovanni.
Covid e migranti, doppia emergenza ad Amantea tra rabbia e paura (VIDEO)