Il servizio di raccolta dei rifiuti a Vibo Valentia si ferma. Un autista della Ecocar, la nuova ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti, sarebbe entrato in contatto con un contagiato di Stefanaconi. In attesa del risultato del tampone gli operai si sono fermati, in via precauzionale.
La denuncia dello Slai Cobas
La denuncia dello Slai Cobas
Qualche giorno fa lo Slai Cobas, tramite il coordinatore provinciale Nazzareno Piperno, aveva denunciato la grave carenza igienico-sanitaria all’interno della Ecocar, in particolare nel deposito mezzi e negli uffici di Maierato dove ha sede la ditta che, da qualche tempo, si è aggiudicato l’appalto per la gestione dei rifiuti a Vibo. “La società Eco.Car – scriveva il sindacato – non ha adottato tutte le misure igienico-sanitarie volte a salvaguardare la salute dei lavoratori. Nel deposito di Maierato, in cui ogni mattina si recano i lavoratori per recuperare gli automezzi, non è stata predisposta alcuna delle misure anticontagio previste dalla normativa. I locali sono del tutto privi di detergenti e disinfettanti.
I lavoratori sono costretti a rilevare la propria presenza apponendo la loro impronta digitale sull’apposito dispositivo collocato lì dall’azienda. Senza poter preventivamente igienizzare le proprie mani e senza che il dispositivo venga sterilizzato tra un dipendente e l’altro. I bagni sono sporchi, maleodoranti e sprovvisti dei necessari detergenti e, inoltre, – concludeva il sindacato – per il personale risulta difficile mantenere il distanziamento. Degrado anche sugli automezzi, mai sottoposti al lavaggio”.