Coronavirus, Calabria in zona bianca: cosa cambia e cosa si può fare

La regione, dopo svariati mesi trascorsi tra arancione, giallo e rosso, approda nell'area con minori restrizioni
calabria in zona bianca

Dalla giornata di oggi, lunedì 21 giugno, anche la Calabria entra in zona bianca, la fascia con le minori restrizioni. Dopo svariati mesi trascorsi tra arancione, giallo e rosso, la regione approda nell’area di maggiore libertà. Contemporaneamente, oggi scade in tutta Italia la misura del coprifuoco, che incide però solo nell’unica regione ancora gialla, la Valle D’Aosta, poiché anche Basilicata, Campania, Marche, Sicilia e Toscana diventano bianche. Nel dettaglio, di seguito, l’elenco delle principali misure vigenti in zona bianca.

Lo stop al coprifuoco, che in zona gialla era ancora in vigore dalle 24 alle 5, è una delle più importanti conseguenze del ritorno alla zona bianca. Come detto precedentemente, la misura sarebbe stata ad ogni modo cancellata su scala nazionale proprio a partire da oggi.

Lo stop al coprifuoco, che in zona gialla era ancora in vigore dalle 24 alle 5, è una delle più importanti conseguenze del ritorno alla zona bianca. Come detto precedentemente, la misura sarebbe stata ad ogni modo cancellata su scala nazionale proprio a partire da oggi.

Nessuna limitazione agli spostamenti all’interno della Regione così come sono consentiti quelli fuori regione tra zone bianche e gialle. Verso le zone arancioni e rosse è possibile spostarsi con il green pass. Nessun limite anche per le visite in abitazioni private.

Per i pranzi a tavola in casa, due nuclei familiari possono mangiare insieme senza limiti al numero di posti, mentre nei bar e nei ristoranti all’aperto non ci sono limiti di commensali ai tavoli se non il distanziamento di un metro. Al chiuso invece il limite è di sei persone al tavolo (4 in zona gialla), a meno che non siano tutti conviventi.

Matrimoni e ricevimenti possono svolgersi sia al chiuso che all’aperto, ma per la partecipazione è obbligatorio uno dei requisiti per il green pass, ossia vaccino, tampone negativo o certificato di guarigione.

Possibile anche organizzare feste nei locali, ma l’ingresso è consentito a un numero limitato di ospiti, calcolato in base alle caratteristiche del locale. Il buffet è consentito solo se a somministrarlo è il personale. Gli invitati non possono servirsi da soli o toccare quanto esposto, a meno che il buffet sia organizzato con monoporzioni.

Piscine e palestre

In palestre e piscine anche in zona bianca resta il divieto di usare le docce. Riaperti musei e mostre anche se è fortemente consigliata la prenotazione online. Le discoteche in zona bianca riaprono, ma solo per servizio bar e ristorante.

Dovrebbe inoltre essere sciolta a breve la riserva sull’apertura delle discoteche, che dovrebbero poter ripartire dagli inizi di luglio e sicuramente con l’obbligo del green pass. L’utilizzo del certificato verde sarà operativo dal prossimo 28 giugno nel nostro Paese e dal primo luglio sarà utile per spostarsi in tutta Europa, con la possibilità di ottenere il Qr Code attraverso le app Immuni e su IO oppure stampandolo in farmacia o con il supporto del medico di base.

Mascherina e distanziamento

Resta anche in zona bianca l’obbligo della mascherina anche all’aperto, in attesa di ulteriori decisioni del governo, così come il divieto di assembramento, l’obbligo di sanificazione e areazione dei luoghi chiusi, di igienizzazione delle mani e di rispetto delle linee guida per le riaperture delle attività. Il 28 giugno, quando tutta l’Italia sarà bianca, potrebbe essere la data in cui il Paese potrà uscire dal bavaglio della mascherina all’aperto. Una data su cui oggi ragionerà il Cts, all’interno del quale non si esclude però uno slittamento in avanti di questo giorno fatidico, fino almeno alla settimana successiva, il 5 luglio. Nessuna limitazione per i negozi, anche quelli all’interno dei centri commerciali che possono aprire anche nei weekend, festivi e prefestivi.

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