di Antonio Battaglia – Il caso di Villa Torano si infittisce sempre di più. Le iniziali informazioni riconducibili ad un focolaio di grosse dimensioni avevano destato grossi sospetti, soprattutto per il fatto che la maggior parte dei contagiati non presentava sintomi. Ieri, in seconda battuta, il colpo di scena.
Giuseppe Zuccatelli, commissario dell’Asp di Cosenza, ha infatti comunicato il grave errore tecnico di un infermiere che avrebbe eseguito decine di tamponi senza mai cambiarsi i guanti, falsando così i risultati finali. A tal proposito, la redazione di Calabria 7 ha intercettato in esclusiva Fausto Sposato, Presidente degli Ordini delle Professioni Infermieristiche di Cosenza, che proprio questa mattina aveva smentito le parole di Zuccatelli.
Giuseppe Zuccatelli, commissario dell’Asp di Cosenza, ha infatti comunicato il grave errore tecnico di un infermiere che avrebbe eseguito decine di tamponi senza mai cambiarsi i guanti, falsando così i risultati finali. A tal proposito, la redazione di Calabria 7 ha intercettato in esclusiva Fausto Sposato, Presidente degli Ordini delle Professioni Infermieristiche di Cosenza, che proprio questa mattina aveva smentito le parole di Zuccatelli.
“Sono indubbiamente responsabili operatori di altre professioni, ma bisogna ancora capire cos’è successo – afferma Sposato – Io andrei piano con i numeri. Stamattina la task force dell’Asp ha eseguito nuovamente i tamponi. Mancano all’appello dati ufficiali, ma ci auguriamo che i dati proposti inizialmente non si riveleranno veritieri”.
La professione di infermiere, in questo particolare momento critico, richiede grande coraggio e dedizione: “In quella struttura ci sono infermieri che prestano servizio con professionalità, sono lì da Pasquetta. Ho notizia di alcuni colleghi che sono risultati negativi al secondo tampone, ma si capisce bene il loro dramma”.
Sposato, poi, si scaglia contro la Regione Calabria: “Rifletterei sulle concessioni agli accreditamenti delle strutture private, alcune non verificate. Si deve pensare ad una sanità diversa. Alla Regione è stata istituita una task force di 40 operatori, ma non è presente nessun infermiere. Un datore di lavoro, in questo caso la Regione, che non pensa a proteggere i proprio lavoratori è destinato a fallire”.
Grandi sacrifici sul piano umano, remunerati però in maniera non sufficiente: “Ieri ho fatto pubblicare la richiesta alla Presidente Santelli di istituire un fondo ad hoc per operatori sanitari, non siamo eroi ma abbiamo bisogno di incentivi”.
Redazione Calabria 7