Coronavirus, Cia Calabria: “Perdite oltre 40% per l’agricoltura”

Il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Calabria, Nicodemo Podella, lancia un accorato appello alle Istituzioni manifestando tutte le preoccupazioni del comparto per le conseguenze dell’allarme coronavirus, invocandomisure urgenti per il comparto agricolo calabrese.

La confederazione degli agricoltori italiani stima perdite complessive per oltre il 40%. “Tutti gli imprenditori agricoli – spiega – sono pronti a sostenere lo sforzo per contenere e contrastare il diffondersi del COVID-19, applicando alla lettera il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e che impone misure fortemente restrittive allo svolgersi delle attività e alla circolazione delle persone, ma è necessario che le Istituzioni (Comunità Europea, Stato e Regione), intervengano tempestivamente e di pari passo con provvedimenti ad hoc a favore dell’intero comparto. Si stimano perdite complessive per oltre il 40% della produzione lorda vendibile, è urgente una immediata ed efficace terapia d’urto per preservare le aziende dal default. Lo ribadiamo, i prodotti agricoli sono salubri e garantiti, non servono trovate fantasiose quali l’applicazione di un bollino virus free, i locali delle strutture agrituristiche che hanno deciso di tenere aperti osservano scrupolosamente le prescrizioni dettate, altrimenti chiudono volontariamente”. La Cia chiede, pertanto, la Proroga dei termini di scadenza delle domande Pac (Politica Agricola Comune) e delle altre misure relative al PSR Calabria 2014-2020 in modo da allentare la corsa alla presentazione delle relative domande; la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali propri dei lavoratori agricoli autonomi (CD e IAP) e di quelli dovuti dai datori di lavoro per i dipendenti, delle imposte dirette e indirette, per un periodo coincidente con il perdurare della crisi e, comunque, non inferiore a dodici mesi; la stabilizzazione degli sgravi contributivi per i giovani agricoltori; la semplificazione delle procedure per l’utilizzo di lavoro stagionale, introducendo maggiore flessibilità degli strumenti rispetto alla normativa vigente; la concessione di prestiti alle aziende per estinguere i debiti bancari attraverso mutui a tasso zero e sblocco dei finanziamenti per interventi diretti alla promozione dei prodotti agricoli e del territorio, anche attraverso il riavvio di specifici programmi di promozione ed informazione; sospensione per almeno 18 mesi di tutti i mutui a imprese e famiglie e di tutti i prestiti agrari, e attivazione di misure di preammortamento;  un piano straordinario a beneficio delle imprese che hanno subito e subiranno danni sia nella produzione che nella vendita dei prodotti di eccellenzacon il coinvolgimento della Regione Calabria nell’erogazione di specifiche provvidenze e finanziamenti; la riprogrammazione dei viaggi di istruzione annullati e previsti nelle fattorie didattiche, con costi a totale carico dello Stato”.

La confederazione degli agricoltori italiani stima perdite complessive per oltre il 40%. “Tutti gli imprenditori agricoli – spiega – sono pronti a sostenere lo sforzo per contenere e contrastare il diffondersi del COVID-19, applicando alla lettera il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e che impone misure fortemente restrittive allo svolgersi delle attività e alla circolazione delle persone, ma è necessario che le Istituzioni (Comunità Europea, Stato e Regione), intervengano tempestivamente e di pari passo con provvedimenti ad hoc a favore dell’intero comparto. Si stimano perdite complessive per oltre il 40% della produzione lorda vendibile, è urgente una immediata ed efficace terapia d’urto per preservare le aziende dal default. Lo ribadiamo, i prodotti agricoli sono salubri e garantiti, non servono trovate fantasiose quali l’applicazione di un bollino virus free, i locali delle strutture agrituristiche che hanno deciso di tenere aperti osservano scrupolosamente le prescrizioni dettate, altrimenti chiudono volontariamente”. La Cia chiede, pertanto, la Proroga dei termini di scadenza delle domande Pac (Politica Agricola Comune) e delle altre misure relative al PSR Calabria 2014-2020 in modo da allentare la corsa alla presentazione delle relative domande; la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali propri dei lavoratori agricoli autonomi (CD e IAP) e di quelli dovuti dai datori di lavoro per i dipendenti, delle imposte dirette e indirette, per un periodo coincidente con il perdurare della crisi e, comunque, non inferiore a dodici mesi; la stabilizzazione degli sgravi contributivi per i giovani agricoltori; la semplificazione delle procedure per l’utilizzo di lavoro stagionale, introducendo maggiore flessibilità degli strumenti rispetto alla normativa vigente; la concessione di prestiti alle aziende per estinguere i debiti bancari attraverso mutui a tasso zero e sblocco dei finanziamenti per interventi diretti alla promozione dei prodotti agricoli e del territorio, anche attraverso il riavvio di specifici programmi di promozione ed informazione; sospensione per almeno 18 mesi di tutti i mutui a imprese e famiglie e di tutti i prestiti agrari, e attivazione di misure di preammortamento;  un piano straordinario a beneficio delle imprese che hanno subito e subiranno danni sia nella produzione che nella vendita dei prodotti di eccellenzacon il coinvolgimento della Regione Calabria nell’erogazione di specifiche provvidenze e finanziamenti; la riprogrammazione dei viaggi di istruzione annullati e previsti nelle fattorie didattiche, con costi a totale carico dello Stato”.

Redazione Calabria 7

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