“Finalmente le prime dosi di anticorpi monoclonali hanno raggiunto la Calabria. La Uilp Calabria esprime viva soddisfazione per la notizia diffusa da alcuni organi di stampa regionale. Da mesi, infatti, la segreteria regionale della Uilp sosteneva la necessità da parte della Regione Calabria di dotare il Servizio sanitario regionale di questo farmaco salvavita”. Lo afferma il segretario della federazione regionale dei pensionati Uil, Alfonso Cirasa. “Un’arma in più contro il Covid – prosegue –, capace di curare e guarire i soggetti affetti dal Coronavirus senza la necessità di un loro ricovero presso i reparti di terapia intensiva, presso i quali sono davvero pochi i posti utilizzabili, presenti sul territorio regionale. L’uso di questo farmaco salvavita, come facilmente comprensibile, sgraverebbe – sottolinea Cirasa – in maniera sensibile le strutture sanitarie calabresi che rischiano di collassare”.
Per la Uilp Calabria “quello che è determinante adesso è garantire la diffusione degli anticorpi monoclonali su tutto il territorio regionale al fine di garantirne la più diffusa fruibilità e mettere al riparo dagli effetti nefasti del virus il maggior numero possibile di cittadini calabresi. Allo stesso tempo, poi, l’amministrazione regionale deve precisare con immediatezza quali saranno i presidi autorizzati a garantire la terapia con gli anticorpi monoclonali che, lo ribadiamo, deve essere indirizzata a salvaguardare precipuamente la popolazione anziana, i soggetti più deboli, gli immunodepressi e coloro che presentano patologie di elevata gravità.Tutto ciò, naturalmente, senza perdere di vista la necessaria e ineludibile accelerazione della campagna vaccinale che, al netto di ritardi ed inefficienze, ad oggi – conclude Cirasa – relega ancora la Calabria fra le ultime regioni rispetto alle percentuali di vaccinazione”.
Per la Uilp Calabria “quello che è determinante adesso è garantire la diffusione degli anticorpi monoclonali su tutto il territorio regionale al fine di garantirne la più diffusa fruibilità e mettere al riparo dagli effetti nefasti del virus il maggior numero possibile di cittadini calabresi. Allo stesso tempo, poi, l’amministrazione regionale deve precisare con immediatezza quali saranno i presidi autorizzati a garantire la terapia con gli anticorpi monoclonali che, lo ribadiamo, deve essere indirizzata a salvaguardare precipuamente la popolazione anziana, i soggetti più deboli, gli immunodepressi e coloro che presentano patologie di elevata gravità.Tutto ciò, naturalmente, senza perdere di vista la necessaria e ineludibile accelerazione della campagna vaccinale che, al netto di ritardi ed inefficienze, ad oggi – conclude Cirasa – relega ancora la Calabria fra le ultime regioni rispetto alle percentuali di vaccinazione”.
