di Danilo Colacino – Non basta, certo. Magari fosse il contrario. Ma aiuta. E non è poco in un periodo terribile come questo.
Il lavoro del Codacons – in tempi dominati dal Coronavirus – è infatti quello di individuare tutte le criticità e farsi parte attiva, anzi diremmo noi diligente, per sollecitare le istituzioni a individuare le criticità.
Il lavoro del Codacons – in tempi dominati dal Coronavirus – è infatti quello di individuare tutte le criticità e farsi parte attiva, anzi diremmo noi diligente, per sollecitare le istituzioni a individuare le criticità.
Lodevole, a riguardo, la battaglia intrapresa nei giorni scorsi a beneficio di quanti avevano, e hanno tuttora, tributi in scadenza, affinché il Comune di Catanzaro chiedesse una sorta di moratoria con la Soget, società preposta alla raccolta delle varie tasse locali, in un periodo di fermo quasi totale di più o meno tutte le attività lavorative.
Obiettivo al momento solo parzialmente raggiunto, anche se con la necessità di proseguire lungo tale strada con ancora maggiori ‘concessioni’.
Non è finita qui, però.
Perché, proprio nelle scorse ore, il vicepresidente del noto sodalizio in difesa dei consumatori ha lanciato la proposta di creazione di un ‘Centro unico’ per la lotta e la cura al maledetto Covid-19.
Un ambiente sanitario in cui allocare subito i nuovi ventilatori polmonari in arrivo dal Governo, che non sia promiscuo, vale a dire solo dedicato al Virus.
Chissà se le parole di Di Lieto saranno ascoltate, ma che si crei o meno questa specie di ‘superstruttura’ l’impegno del Codacons, anche a sostegno di quelle figure come personale medico e forze dell’ordine oggi in prima linea, resta indiscutibilmente un fatto di cui tutti si stanno giocando.
E la comunità non può che esserne grata.