Coronavirus: Confindustria Reggio Calabria: “Tamponi a Gioia Tauro”

Porto di Gioia Tauro

“Confindustria Reggio Calabria condivide pienamente la necessità di garantire le massime condizioni di sicurezza ai lavoratori del porto di Gioia Tauro, la più esposta frontiera commerciale del Mezzogiorno d’Italia, che deve continuare a operare per garantire l’approvvigionamento di merci al Sud e a larga parte del Paese”.

Così il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, dopo la richiesta di effettuare il test sulla positività al coronavirus ai lavoratori dello scalo indirizzata dal commissario straordinario dell’autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, al dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, Antonio Belcastro. Una proposta che va nella direzione indicata dalle parti sociali. “Anche noi imprenditori non ci sottraiamo al dovere di mettere in guardia rispetto alla necessità di salvaguardare l’incolumità degli operatori portuali, e non solo per una logica produttiva, ma innanzitutto per il preciso dovere, in capo a tutti noi, di difendere il diritto costituzionale alla salute di ogni cittadino – aggiunge Vecchio – questo impegno assume ancora maggiore rilievo per il vero e proprio rapporto osmotico che esiste sul piano sociale tra il porto e il territorio dei comuni circostanti. Per questo, condividiamo la posizione del commissario Agostinelli e sollecitiamo l’effettuazione del tampone a tutti i lavoratori in servizio al porto, garantendo così il monitoraggio delle condizioni di salute di ciascuno, nonché impedendo l’eventuale creazione di un focolaio di Covid-19 qualora qualcuno risultasse positivo ai controlli”. Sullo sfondo, spiega il presidente, “vi è la necessità assoluta di mantenere almeno invariati gli attuali livelli di produzione del terminal, nel quale oggi opera una forza lavoro pressoché dimezzata rispetto al solito. Proprio in questo momento di crisi, è indispensabile, nella misura in cui viene tutelata la salute dei lavoratori, mantenere attivo il più possibile il traffico del porto, restituito a nuova vita dall’arrivo della nuova società terminalista Til-Msc. Gioia Tauro è il principale scalo container del Paese e, ora più che mai, può assumere un ruolo determinante come hub mercantile italiano, garantendo la continuità dei flussi delle merci che occorrono all’Italia e al Mediterraneo”. “Sono convinto – conclude Domenico Vecchio – che proprio gli sforzi e i sacrifici di oggi saranno premianti per il sistema Gioia Tauro, non appena la gravissima crisi del coronavirus sarà passata dal punto di vista sanitario, quando dovremo farci trovare tutti pronti per aprire una nuova stagione anche per l’economia reggina e calabrese”.

Così il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, dopo la richiesta di effettuare il test sulla positività al coronavirus ai lavoratori dello scalo indirizzata dal commissario straordinario dell’autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, al dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, Antonio Belcastro. Una proposta che va nella direzione indicata dalle parti sociali. “Anche noi imprenditori non ci sottraiamo al dovere di mettere in guardia rispetto alla necessità di salvaguardare l’incolumità degli operatori portuali, e non solo per una logica produttiva, ma innanzitutto per il preciso dovere, in capo a tutti noi, di difendere il diritto costituzionale alla salute di ogni cittadino – aggiunge Vecchio – questo impegno assume ancora maggiore rilievo per il vero e proprio rapporto osmotico che esiste sul piano sociale tra il porto e il territorio dei comuni circostanti. Per questo, condividiamo la posizione del commissario Agostinelli e sollecitiamo l’effettuazione del tampone a tutti i lavoratori in servizio al porto, garantendo così il monitoraggio delle condizioni di salute di ciascuno, nonché impedendo l’eventuale creazione di un focolaio di Covid-19 qualora qualcuno risultasse positivo ai controlli”. Sullo sfondo, spiega il presidente, “vi è la necessità assoluta di mantenere almeno invariati gli attuali livelli di produzione del terminal, nel quale oggi opera una forza lavoro pressoché dimezzata rispetto al solito. Proprio in questo momento di crisi, è indispensabile, nella misura in cui viene tutelata la salute dei lavoratori, mantenere attivo il più possibile il traffico del porto, restituito a nuova vita dall’arrivo della nuova società terminalista Til-Msc. Gioia Tauro è il principale scalo container del Paese e, ora più che mai, può assumere un ruolo determinante come hub mercantile italiano, garantendo la continuità dei flussi delle merci che occorrono all’Italia e al Mediterraneo”. “Sono convinto – conclude Domenico Vecchio – che proprio gli sforzi e i sacrifici di oggi saranno premianti per il sistema Gioia Tauro, non appena la gravissima crisi del coronavirus sarà passata dal punto di vista sanitario, quando dovremo farci trovare tutti pronti per aprire una nuova stagione anche per l’economia reggina e calabrese”.

Redazione Calabria 7

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved