Monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Italia a cura di Luca Fusaro commercialista, analista e collaboratore di diverse testate giornalistiche. I dati, illustrano attraverso dei grafici dedicati, la situazione nazionale aggiornata al 17 agosto 2021 ore 17:00 (dati monitoraggio epidemia) e al 17 agosto 2021 ore 17:07 (dati vaccini).
Monitoraggio settimanale epidemia Coronavirus in Italia
Monitoraggio settimanale epidemia Coronavirus in Italia
Il monitoraggio, nella settimana 11-17 agosto, rileva un ulteriore aumento dei nuovi casi (+1,2%) e degli indicatori ospedalieri: +20,6% di pazienti ricoverati in area medica, +31,4% nelle terapie intensive. L’occupazione dei posti letto è del 6,2% in area medica e del 4,9% in terapia intensiva. Continuano a salire anche i decessi (+50%). Vaccini: il 90,1% degli over 60 ha ricevuto almeno una dose (n. 16.084.404). Il trend dei nuovi casi è in crescita per la 6ᵃ settimana consecutiva: 43.365 i contagi segnalati (+1,2%). Il tasso di crescita dei contagi scende ulteriormente dall’11,8% all’1,2%.
Aumentano gli attualmente positivi da 116.323 a 129.116 (+11%). Dal picco del 28 marzo si è passati da 573.235 a 129.116 (-77,5%). Il 97% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, il 2,7% ricoverato con sintomi, lo 0,3% in terapia intensiva. Sale il numero degli ospedalizzati da 3.202 a 3.895 (+21,6%). Dal picco del 6 aprile si è passati da 33.080 a 3.895 (-88,2%), in dettaglio i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 3.472 (-88,2%) e quelli in terapia intensiva da 3.743 a 423 (-88,7%). L’89,1% degli ospedalizzati è ricoverato in area non critica, il 10,9% in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 540.855 a 125.221 (-76,8%). Il numero di decessi settimanali cresce per la 4ᵃ settimana consecutiva e si attesta a 237 (+50%), in media circa 34 al giorno.
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
• nuovi casi settimanali: da 42.867 a 43.365 (+1,2%);
• casi attualmente positivi: da 116.323 a 129.116 (+11%);
• ospedalizzati: da 3.202 a 3.895 (+21,6%);
• persone in isolamento domiciliare: da 113.121 a 125.221 (+10,7%);
• decessi: da 158 a 237 (+50%);
• ricoveri in terapia intensiva: da 322 a 423 (+31,4%);
• pazienti ricoverati con sintomi: da 2.880 a 3.472 (+20,6%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 72 a 73.
I posti letto occupati in area medica sono il 6,2% (3.472 su 56.277), in terapia intensiva il 4,9% (423 su 8.706).
Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Umbria e Veneto sono le regioni che hanno evidenziato una riduzione dell’incidenza. La Sicilia si appresta a diventare zona gialla, superate la soglia di occupazione di posti letto in area medica del 15% (è al 16,5%) e del 10% nelle terapie intensive (è al 10,1%). Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
La settimana di Ferragosto è caratterizzata, come era logico aspettarsi, da una riduzione dell’attività di testing. In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
• numero di persone testate per settimana: da 374.739 a 337.562 (-9,9%);
• tamponi settimanali: da 1.514.636 a 1.399.464 (-7,6%).
Dal 1° agosto la Regione Lazio precisa che, a causa della sospensione dei sistemi informatici a seguito di un attacco hacker al CED regionale, vengono aggiornati solo i dati relativi ai nuovi positivi, ai decessi ed alle ospedalizzazioni. Il dato nazionale dei tamponi e dei casi testati è di conseguenza sottostimato, mentre il tasso di positività risulta sovrastimato.
Tasso di positività
In Italia il tasso di positività calcolato sui tamponi cresce dal 2,8% al 3,1%, quello calcolato sui casi testati aumenta dall’11,4% al 12,8%.
L’aumento dei casi, da 42.867 a 43.365 (+1,2%), è dovuto alla maggiore circolazione del virus, infatti il tasso di positività calcolato sui tamponi è cresciuto dal 2,8% al 3,1%; la notizia positiva è che il tasso di crescita dei contagi si riduce ulteriormente dall’11,8% all’1,2%. Gli ospedalizzati aumentano del 21,6%, i ricoverati con sintomi del 20,6% e i pazienti in terapia intensiva del 31,4%. L’occupazione dei posti letto è del 6,2% in area medica e del 4,9% in terapia intensiva. Il numero di decessi settimanali cresce per la 4ᵃ settimana consecutiva (+50%). In Italia risultano 3.895 ospedalizzati positivi al SARS-CoV-2 su 59.257.566 abitanti (pop. residente al 1° gennaio 2021 – Fonte Istat) ossia 1 su 15.214. Dei 129.116 casi attivi il 97% è in isolamento domiciliare.
Nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione italiana ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati provvisori dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 53.385.343. Al 17 agosto (aggiornamento ore 17:07), il 9,6% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 5.126.285), il 67% ha completato il ciclo vaccinale (n. 35.743.278), il 23,4% non ha ricevuto alcuna dose (n. 12.515.780), il 76,6% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 40.869.563). Gli over 80 che hanno completato il ciclo vaccinale sono il 93,3% (4.161.840 su 4.463.055). Gli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale sono 15.513.634 su 17.849.972 (86,9%), 16.084.404 hanno ricevuto almeno una dose (90,1%), 570.770 sono in attesa della 2ᵃ dose (3,2%), 1.765.568 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (9,9%).
Gli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale sono così suddivisi: 95,9% degli over 90 (n. 771.750), 92,7% della fascia 80-89 (n. 3.390.090), 88% della fascia 70-79 (n. 5.236.700) e 82,3% della fascia 60-69 anni (n. 6.115.094).