La seconda ondata degli ultimi giorni ha convinto città e regioni, soprattutto quelle in cui la curva si è bruscamente impennata, a chiudere nuovamente. Il Governo cerca in qualche modo di coordinare gli interventi così come sottolineato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “La strategia diversa di questa seconda fase del contagio si giova di un sistema di monitoraggio molto sofisticato. Si stanno definendo misure restrittive ma localizzate. Dobbiamo entrare nella prospettiva che possono essere disposte a livello territoriale da presidenti di Regione e sindaci laddove la situazione critica diventi particolarmente preoccupante“.
Esercito in strada
Esercito in strada
Intervento anche del Viminale tramite una circolare inviata ai prefetti con alcune indicazioni sulle attuazioni dell’ultimo Dpcm. Tra queste la possibilità di “una chiusura parziale delle strade o delle piazze, restringendo, cioè, l’accesso senza interdirlo totalmente, con il contingentamento degli ingressi”, ovvero accessi a numero chiuso. I sindaci dovranno informare le associazioni di categoria e la cittadinanza interessata relativamente alla chiusura di piazze e vie a rischio assembramento. Per quanto riguarda i controlli, se necessario, è previsto anche l’ausilio dell’esercito.
Chiusure localizzate
Alcune Regioni, così come fatto già ieri dalla Lombardia, stanno chiedendo in queste ore il consenso del ministro della Salute, Roberto Speranza, per tutelarsi in merito ad ulteriori strette e provvedimenti di zone rosse. L’idea è quella di una concertazione e della maggiore condivisione possibile su eventuali nuove misure da prendere, anche se a livello territoriale. Non si parla attualmente di lockdown esteso ma, grazie anche a quanto consentito dall’ultimo Dpcm, di chiusure restrittive e localizzate, come ha deciso di fare il Piemonte, che renderà off limits nel fine settimana i centri commerciali non alimentari. Diverse le soluzioni per ora intraprese anche da Lombardia e Campania, che hanno approvato ordinanze per proclamare il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino.
Anche la Liguria applicherà un’ordinanza simile a quella del Piemonte in merito alla scuola. Il presidente della Regione, Giovanni Toti, da lunedì imporrà il divieto totale di assembramento ovunque nell’intero territorio per bloccare la crescita del contagio. Anche in Puglia il governatore Emiliano chiede provvedimenti sulla Dad.
Ipotesi nuovo Dpcm su spostamenti tra regioni e orari per le scuole